Bonaccini accusa il governo di non aver mantenuto le promesse sui rimborsi
L’europarlamentare e presidente del Pd, nonché ex presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, ha accusato il governo Meloni di non aver mantenuto le promesse sui rimborsi per i danni causati dall’alluvione in Romagna. In un’intervista a Mattino 5, Bonaccini ha affermato che il governo, con la presenza di diversi ministri, aveva promesso di ristorare al 100% i danni subiti da cittadini e imprese, ma la Romagna si è risollevata da sola. “Noi pretendiamo rispetto e che le promesse vengano mantenute”, ha dichiarato Bonaccini.
Il confronto con il terremoto del 2012
Bonaccini ha poi confrontato la situazione attuale con il terremoto del 2012, di cui è stato commissario. “Abbiamo ricostruito praticamente tutto per 12 miliardi di danni e nessun cittadino che ha dovuto ricostruire la casa o la propria impresa ha dovuto tirare fuori un euro perché tutto è stato rimborsato dallo Stato”, ha ricordato. “Sull’alluvione ci sono vari problemi: la piattaforma Agricat non sta funzionando e mi auguro che ci mettano mano. Alle famiglie è stato detto che potranno ricevere al massimo 6mila euro, ma c’è gente che ha avuto danni per decine o centinaia di migliaia di euro.”
Le critiche alla gestione dei fondi
Bonaccini ha anche criticato la gestione dei fondi, sottolineando che l’Europa ha stanziato 1 miliardo e 200 milioni di euro in più di fondi Pnrr per la ricostruzione di fiumi, frane e strade, ma il governo non ha ancora emanato l’ordinanza per permettere ai sindaci di utilizzarli. “Sono passati nove mesi e il governo deve ancora fare l’ordinanza per permettere ai sindaci di utilizzare risorse che devono essere rendicontate entro il 2026”, ha affermato.
La questione del commissario straordinario
Infine, Bonaccini ha affrontato la questione del commissario straordinario, affermando che il governo non lo ha voluto nominare per ragioni politiche. “Non hanno voluto fare me per ragioni politiche – dice – ma per il futuro spero che si torni a fare come si è sempre fatto, cioè che il futuro presidente della Regione, chiunque sia, venga nominato commissario.”
L’importanza della ricostruzione e del rispetto delle promesse
La ricostruzione post-alluvione in Romagna è un tema di grande importanza, che richiede un impegno concreto da parte del governo. Le promesse fatte ai cittadini e alle imprese devono essere mantenute, e i fondi stanziati devono essere utilizzati in modo efficiente ed efficace. L’esperienza del terremoto del 2012 dimostra che è possibile ricostruire in modo completo e rapido, garantendo il pieno supporto alle persone colpite. La nomina del commissario straordinario dovrebbe essere un atto di responsabilità e non di politica.