Una riforma controversa
Il Parlamento del Nicaragua, controllato dal partito del presidente Daniel Ortega, ha approvato una riforma del Codice Penale che ha suscitato numerose critiche. La riforma, fortemente voluta da Ortega, è stata approvata con una maggioranza schiacciante di 88 voti su 91, con l’opposizione praticamente assente. La riforma introduce una serie di modifiche al Codice Penale, tra cui una che estende la giurisdizione del Nicaragua anche a reati commessi all’estero contro lo Stato, le sue istituzioni e la pubblica amministrazione. La riforma prevede che il Nicaragua potrà perseguire persone fisiche o giuridiche, anche straniere, per reati come la diffusione di notizie false o la propaganda contro il governo, anche se commessi fuori dal territorio nazionale. Le pene previste per questi reati sono severe, e vanno dalla reclusione alla confisca di beni e alla multa, fino all’ergastolo per i reati più gravi.
Un’estensione della giurisdizione che preoccupa
La nuova norma ha suscitato preoccupazioni da parte di organizzazioni internazionali e di esperti di diritto, che temono che possa essere utilizzata per perseguitare i dissidenti e limitare la libertà di espressione. La riforma, secondo i critici, rappresenta un’ulteriore stretta del governo di Ortega sulla libertà individuale e sull’indipendenza giudiziaria, già fortemente limitate negli ultimi anni. Il Nicaragua è stato accusato di violazioni dei diritti umani e di repressione politica, in particolare dopo le proteste del 2018 che hanno visto la repressione violenta di studenti e manifestanti da parte del governo. La riforma del Codice Penale sembra confermare una tendenza verso un maggiore controllo da parte del governo e una diminuzione della libertà di espressione e di opinione nel Paese.
Il contesto politico
Il Nicaragua è governato da Daniel Ortega dal 2007, dopo un periodo di instabilità politica che ha visto la caduta del regime di Somoza e l’ascesa dei sandinisti. Ortega ha consolidato il suo potere negli ultimi anni, con una serie di riforme che hanno limitato l’opposizione politica e la libertà di stampa. Le elezioni presidenziali del 2021, vinte da Ortega, sono state definite illegittime da molti osservatori internazionali, che hanno denunciato brogli e violazioni dei diritti umani. La riforma del Codice Penale si inserisce in questo contesto di crescente autoritarismo e di repressione politica.
Le conseguenze della riforma
La riforma del Codice Penale è un segnale preoccupante per la libertà individuale e l’indipendenza giudiziaria in Nicaragua. L’estensione della giurisdizione del Paese a reati commessi all’estero potrebbe essere utilizzata per perseguitare i dissidenti e limitare la libertà di espressione. La riforma sembra essere un’ulteriore stretta del governo di Ortega sul potere giudiziario e sulla libertà di opinione. È importante monitorare la situazione in Nicaragua e denunciare le violazioni dei diritti umani.