Sangiuliano: “Non ho fatto nulla di male”
Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha rilasciato una lunga intervista a La Stampa in cui si difende dalle accuse di aver avuto una relazione con Maria Rosaria Boccia, svelando dettagli della vicenda e del loro rapporto. Sangiuliano ha affermato di aver pagato di tasca propria tutte le spese delle trasferte con Boccia, pubblicando ricevute ed estratti conto a dimostrazione.
“Nelle trasferte tra giugno, luglio e agosto, ho pagato tutto io con la mia carta di credito personale. Pubblico tutto, ricevute ed estratti conto relativi a tutti i posti in cui siamo stati insieme, da Taormina a Polignano, da Sanremo a Milano”, ha dichiarato Sangiuliano.
Il ministro ha anche smentito di aver fatto avere a Boccia informazioni riservate, affermando che i documenti pubblicati dalla donna sui social erano già stati diffusi sui giornali e non avevano carattere di riservatezza. “Escludo che abbia ricevuto materiale sensibile o legato ai dispositivi di sicurezza del G7, le cose che ha pubblicato sui social erano già uscite sui giornali e non hanno carattere di riservatezza”, ha detto Sangiuliano.
Il paragone con altri politici
Sangiuliano ha poi paragonato la sua situazione a quella di altri politici che hanno avuto relazioni con collaboratrici, suscitando polemiche. “Cosa credete che facesse Salvini con la Isoardi? E poi con la Verdini, anche prima di stabilizzare la loro relazione? E Franceschini con la De Biase, prima che diventasse sua moglie?”, ha detto Sangiuliano.
Il ministro ha ammesso che la sua relazione con Boccia è il motivo per cui ha bloccato la sua nomina come consigliera per i grandi eventi. “Aveva il curriculum e le carte in regola per svolgere quel ruolo, ma quando la nostra reciproca stima professionale è diventata un fatto privato, io per primo ho ritenuto di dover fermare tutto”, ha spiegato Sangiuliano.
Le reazioni di Salvini e Boccia
Salvini, interpellato sul caso, ha dichiarato: “Io mi fido dei colleghi con cui lavoro”.
Maria Rosaria Boccia, da parte sua, ha continuato a lanciare messaggi dal suo profilo Instagram, in cui sembra riferirsi a Sangiuliano. In un post ha scritto: “Te l’ho detto ieri pomeriggio al telefono e te lo ripeto questa mattina: sono pronta ad applaudirti se la smetti di storpiare la realtà per coprire gente che non merita i tuoi sani valori: lealtà, rispetto, responsabilità”.
Boccia ha anche pubblicato alcuni documenti che dimostrano i contatti avuti con il ministero della Cultura, tra cui una mail in cui le vengono forniti i contatti di un componente della squadra del ministro e una mail con le carte di imbarco per un viaggio con il ministro.
Il futuro del caso Boccia
Sangiuliano ha affermato di essere sicuro che la vicenda si concluderà presto. “La cosa si è interrotta e basta, non c’è altro da dire”, ha detto.
Il caso Boccia ha suscitato grande clamore mediatico e ha acceso un dibattito sulla trasparenza e l’etica nella politica italiana. Resta da vedere se la vicenda avrà ulteriori sviluppi.
Considerazioni sul caso Boccia
Il caso Boccia solleva questioni delicate sulla trasparenza e l’etica nella politica. La vicenda ha suscitato un grande dibattito pubblico, con opinioni contrastanti sulla condotta del ministro Sangiuliano. È importante ricordare che la presunzione di innocenza è un principio fondamentale del nostro sistema giuridico. Tuttavia, la vicenda mette in luce la necessità di una maggiore trasparenza e di regole chiare per evitare conflitti di interesse e abusi di potere. La vicenda ha anche evidenziato l’importanza del ruolo dei media nel denunciare eventuali irregolarità e nel contribuire a mantenere un controllo democratico sul potere.