Un calo delle esportazioni nel Nordest
Nel primo trimestre del 2024, i distretti industriali del Nordest hanno registrato un calo delle esportazioni a prezzi correnti rispetto allo stesso periodo del 2023. Il dato, pari a -4,1%, è superiore al calo nazionale che si attesta a -1,1%.
Nonostante questa flessione, il livello delle esportazioni rimane comunque elevato, superando i 10 miliardi di euro e avvicinandosi al record assoluto del periodo tra gennaio e marzo 2022.
Questi dati emergono dal Monitor dei distretti industriali del Triveneto, curato da Research Department Intesa Sanpaolo, e reso noto oggi.
Analizzando i dati a livello regionale, il Veneto registra un calo del -3,5% con un valore di 8,2 miliardi di euro. Il Trentino-Alto Adige, con 1,4 miliardi di euro, registra un calo del -3,9%. Il Friuli Venezia Giulia, invece, manifesta una variazione negativa a doppia cifra (-10,6%) da attribuire al sistema casa.
L’impatto dell’incertezza geopolitica
L’attuale contesto mondiale è caratterizzato da incertezza geopolitica e rallentamento del commercio internazionale.
Tra gennaio e marzo, le aree che hanno risentito maggiormente del calo delle vendite distrettuali del Triveneto sono state quelle dei Paesi europei occidentali (-302 milioni) e del Nord America (-81 milioni).
In Medio Oriente e America Latina, invece, si sono registrati segnali di crescita rispetto al 2023, con un aumento rispettivamente di +35 e +12 milioni.
Il Veneto: un quadro variegato
In Veneto, meno della metà dei distretti ha incrementato le esportazioni. Tra i distretti che hanno registrato un andamento positivo, spicca l’oreficeria di Vicenza, che ha avuto un andamento particolarmente brillante in linea con il settore orafo italiano, grazie al forte incremento della domanda dalla Turchia.
Anche i distretti dell’agroalimentare hanno registrato un aumento delle esportazioni, in particolare i vini del Veronese e i dolci e pasta veronesi.
Nel comparto metalmeccanico, le macchine agricole di Padova e Vicenza registrano un aumento delle esportazioni. Tra gli altri settori, il grafico-cartario veronese segna un incremento a doppia cifra (+17,8%).
Tutti i distretti della filiera del sistema moda, invece, hanno accusato un calo delle vendite.
Un segnale di preoccupazione
Il calo delle esportazioni dei distretti industriali del Nordest è un segnale di preoccupazione, soprattutto in un contesto già caratterizzato da incertezza geopolitica e rallentamento del commercio internazionale.
La flessione è probabilmente da attribuire a una combinazione di fattori, tra cui la diminuzione della domanda in alcuni mercati chiave, l’aumento dei costi di produzione e la crescente concorrenza internazionale.
Sarà importante monitorare l’andamento delle esportazioni nei prossimi mesi per capire se questa flessione è un fenomeno temporaneo o se si tratta di un trend più strutturale.
Le imprese del Nordest dovranno adattarsi a questo nuovo scenario, puntando su innovazione, diversificazione dei mercati e investimenti in nuove tecnologie per rimanere competitive.