La richiesta di dimissioni
Il capo del Consiglio nazionale anticorruzione (Cna) dell’Honduras, Gabriela Castellanos, ha chiesto formalmente le dimissioni della presidente Xiomara Castro. La richiesta è stata presentata in una lettera pubblica e si basa sulle gravi accuse di narcotraffico che sono state mosse alla cerchia familiare della presidente, in particolare a suo marito, Manuel “Mel” Zelaya, e a suo cognato, Carlos Zelaya. Castellanos ha sottolineato che la presidente ha nominato membri della sua famiglia in posizioni di potere all’interno del governo, nonostante le accuse di coinvolgimento nel narcotraffico, violando così la fiducia pubblica e i principi etici che dovrebbero governare l’operato di qualsiasi funzionario pubblico.
Lo scandalo del narcotraffico
Il caso ha preso il via dalla diffusione di un video di 11 anni fa che mostra un incontro tra narcotrafficanti honduregni e politici locali, tra cui Carlos Zelaya, cognato della presidente. Nel video, Carlos Zelaya si offre di dare “metà dei 13 milioni” al fratello “Mel”, riferendosi al marito della presidente. A seguito dello scandalo, Carlos Zelaya si è dimesso da deputato e suo figlio, José Manuel Zelaya, si è dimesso da ministro della Difesa. La presidente Castro ha denunciato un piano per “organizzare un nuovo colpo di Stato” nel Paese e “distruggere” il suo governo.
Le implicazioni politiche
La richiesta di dimissioni del capo del Cna rappresenta un duro colpo per la presidente Castro. Se le accuse di narcotraffico contro la sua famiglia dovessero essere confermate, il suo governo potrebbe essere seriamente compromesso. La situazione politica in Honduras è già molto delicata, con la presidente Castro che si trova ad affrontare una forte opposizione da parte dei partiti di destra. Questo scandalo potrebbe alimentare ulteriormente le tensioni e portare a un’instabilità politica.