Il Parlamento colombiano chiede l’arresto di Maduro
Il parlamento colombiano ha approvato all’unanimità una mozione che sollecita il Tribunale penale internazionale dell’Aia (Tpi) a emettere un mandato di arresto contro il presidente venezuelano Nicolás Maduro. La mozione, promossa dal senatore Paloma Valencia, sostiene che il 28 luglio 2024 Edmundo González è stato eletto presidente del Venezuela con il 67% dei voti, e che da quella data Maduro avrebbe intensificato una campagna di repressione, compresa l’uccisione, la tortura e la persecuzione dell’opposizione. L’obiettivo di Maduro, secondo la mozione, sarebbe quello di intimidire il popolo venezuelano e mantenere il potere con la forza, nonostante la presunta sconfitta elettorale.
L’indagine del Tpi sul Venezuela
La Corte dell’Aia già indaga sul Venezuela per appurare la commissione di crimini contro l’umanità e ampie violazioni di diritti umani commessi dalle forze di sicurezza del governo Maduro a partire dal 2017. Il Tpi ha piena giurisdizione e potere di spiccare mandati di arresti per le autorità del Paese, firmatario del Trattato di Roma.
Un’escalation di tensioni
La mozione del parlamento colombiano rappresenta un’ulteriore escalation di tensioni tra i due Paesi. La richiesta di arresto di Maduro è un passo significativo e potrebbe avere importanti ripercussioni sulle relazioni tra Colombia e Venezuela. Sarà interessante osservare come il Tpi risponderà a questa sollecitazione e quali saranno le conseguenze per la situazione politica in Venezuela.