Un successo inaspettato in un contesto di crisi
Nonostante la crisi politica di proporzioni sempre più regionali e la minaccia di Washington di adottare nuove sanzioni economiche contro Caracas, il Venezuela si consolida come attore rilevante nel mercato statunitense di petrolio, diventando il quinto maggiore esportatore di greggio.
Secondo il quotidiano El Nacional, lo scorso giugno il Paese ha esportato una media di 226.000 barili al giorno negli Usa, pari al 3,4% dell’import del Paese.
Le esportazioni venezuelane hanno mostrato una crescita del 79% rispetto giugno 2023, quando furono esportati 126.000 barili. Tuttavia, il Paese è ancora lontano dai 500.000 barili giornalieri esportati nel 2018.
Un flusso costante di esportazioni
Da quando più di 18 mesi fa sono riprese le esportazioni di greggio venezuelano verso gli Stati Uniti, aziende come Chevron e la statale Pdvsa hanno mantenuto un flusso costante grazie alle licenze concesse che garantiscono stabilità al commercio tra i due Paesi.
Il Venezuela segue Canada, Messico, Guyana e l’Arabia Saudita nella classifica dei principali esportatori verso Washington, superando concorrenti regionali come Colombia, Brasile ed Ecuador.
Un segnale di speranza o un’opportunità politica?
L’ascesa del Venezuela come esportatore di petrolio negli Stati Uniti è un evento sorprendente, considerando le tensioni politiche tra i due Paesi. Questo successo potrebbe essere interpretato come un segnale di speranza per il futuro delle relazioni bilaterali, oppure come un’opportunità politica per il governo venezuelano di consolidare la sua posizione nel mercato internazionale.
È importante considerare che il flusso di petrolio venezuelano negli Stati Uniti è garantito dalle licenze concesse a Chevron e Pdvsa. Questo significa che il governo americano ha un certo controllo sul commercio, che potrebbe essere utilizzato come leva politica in futuro.
Sarà interessante osservare come si evolverà la situazione nei prossimi mesi. La crisi politica in Venezuela e le minacce di nuove sanzioni da parte di Washington potrebbero influenzare il flusso di esportazioni, ma è possibile che il Venezuela riesca a mantenere la sua posizione come un attore rilevante nel mercato statunitense di petrolio.