Un sasso sul palco dell’Oscar del Libro
Un evento spiacevole ha macchiato la serata dell’Oscar del Libro a Barletta. Durante la premiazione, mentre il virologo e docente universitario Fabrizio Pregliasco stava rispondendo ad una domanda sul Covid, un sasso è stato lanciato sul palco, colpendo la conduttrice Manila Gorio e lo stesso Pregliasco. Fortunatamente, nessuno dei due ha riportato gravi ferite.
Le scuse del sindaco e la condanna del gesto
Il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, ha espresso pubblicamente le sue scuse alla conduttrice e al virologo, definendo l’accaduto un “gesto ignobile e ingiustificabile”. Cannito ha sottolineato come questo atto rappresenti una minoranza della città e ha espresso la sua vicinanza a Gorio e Pregliasco a nome di tutti i barlettani.
Un appello ai genitori e una riflessione sulle nuove generazioni
L’episodio ha suscitato una profonda riflessione nel sindaco Cannito, che ha sollevato la questione delle nuove generazioni e della crescente maleducazione e violenza. Il primo cittadino ha rivolto un appello ai genitori, chiedendo loro di essere più presenti nella vita dei propri figli e di educarli al rispetto delle regole di convivenza, dei luoghi pubblici e degli ospiti della città.
Un contesto di disagio sociale
Cannito ha ricordato come solo poche ore prima dell’accaduto, aveva ordinato la chiusura notturna dei distributori h24 a causa dei disagi arrecati, prevalentemente dalle “generazioni Z”, alle attività e alla quiete pubblica dei residenti. Questo episodio, unito al lancio del sasso, evidenzia un contesto di disagio sociale che richiede un’attenta riflessione e un intervento mirato.
Un incontro per le scuse e l’abbraccio
Il sindaco Cannito ha concluso il suo messaggio su Facebook annunciando che incontrerà personalmente Manila Gorio e Fabrizio Pregliasco per porgere loro le scuse di tutti i barlettani perbene e per un “abbraccio” di solidarietà.
Un episodio che pone interrogativi importanti
L’episodio del lancio del sasso durante l’Oscar del Libro a Barletta è un fatto grave che pone interrogativi importanti sulle nuove generazioni e sul contesto sociale in cui viviamo. Il sindaco Cannito ha giustamente espresso la sua condanna e ha rivolto un appello ai genitori per un’educazione al rispetto e alla convivenza civile. Tuttavia, è necessario un approccio più ampio e strutturato per affrontare le cause profonde di questo disagio sociale, che si manifesta in episodi di maleducazione e violenza.