L’accusa di Putin: “Caso politico” se mancano prove serie
Il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ha sollevato dubbi sull’arresto del patron di Telegram, Pavel Durov, in Francia, definendolo un possibile “caso politico” se non saranno presentate prove “serie” a supporto delle accuse.
“Le accuse sono davvero molto serie e richiedono prove altrettanto serie, altrimenti si tratterà di un tentativo diretto di limitare la libertà di comunicazione e, si potrebbe anche dire, di un’intimidazione diretta nei confronti del capo di una grande azienda. Cioè sarà esattamente una questione politica, cosa che ieri in questa storia è stata negata dal signor Macron”, ha affermato Peskov, come riportato dall’agenzia Tass.
Volodin accusa gli USA: “Washington dietro l’arresto per controllare Telegram”
Il presidente della Duma, Viaceslav Volodin, ha invece puntato il dito contro gli Stati Uniti, accusandoli di essere “dietro l’arresto” di Durov. Secondo Volodin, l’arresto sarebbe una mossa strategica di Washington per assumere il controllo di Telegram in vista delle elezioni presidenziali americane.
“In effetti, dietro l’arresto di Durov c’è Washington. Alla vigilia delle elezioni presidenziali americane, è importante per Biden prendere il controllo di Telegram”, ha dichiarato il presidente del ramo basso del Parlamento russo, senza fornire prove a sostegno delle sue parole, come riportato dall’agenzia Interfax.
Un’analisi geopolitica complessa
Le accuse di Putin e Volodin sollevano interrogativi sulla natura dell’arresto di Durov, che potrebbe essere interpretato come un episodio di una più ampia battaglia geopolitica tra Russia e Occidente. L’influenza di Telegram, con la sua base di utenti in crescita, potrebbe essere vista come un fattore strategico in questa contesa, con il controllo della piattaforma che assume un’importanza strategica. La mancanza di prove concrete da parte di Mosca, però, rende difficile valutare la veridicità delle accuse e alimenta il sospetto di una narrazione politica volta a screditare la Francia e gli Stati Uniti.