Netanyahu promette una risposta dura a Hamas
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha lanciato un messaggio di fuoco a Hamas, promettendo una risposta dura e decisiva dopo l’uccisione di ostaggi e l’escalation della violenza. “Dico ai terroristi di Hamas che hanno ucciso i nostri rapiti e dico ai loro leader: Non staremo fermi e non staremo in silenzio. Perseguiremo voi, vi prenderemo e regoleremo i conti”, ha dichiarato Netanyahu in un messaggio registrato.
Accuse di crudeltà e rifiuto di negoziare
Netanyahu ha accusato Hamas di essere un “nemico crudele” che “vuole assassinarci tutti”, citando l’uccisione di tre poliziotti a Hebron come esempio recente. Ha condannato la “crudeltà inimmaginabile” degli assassini di Hamas, in particolare l’uccisione di ostaggi il 7 ottobre e le atrocità commesse nei tunnel sotto Rafah. Il primo ministro ha accusato Hamas di rifiutare le trattative per il rilascio degli ostaggi, sostenendo che l’organizzazione ha rifiutato diverse proposte di accordo, anche con il pieno appoggio degli Stati Uniti.
Israele impegnato a perseguire un accordo
Nonostante le accuse di crudeltà e l’ostruzionismo di Hamas, Netanyahu ha assicurato che il governo israeliano è impegnato a “continuare a perseguire un accordo che ci restituirà tutti gli ostaggi e garantirà la nostra sicurezza ed esistenza”. Ha sottolineato che Israele è in contatto con i mediatori per raggiungere un accordo, ma ha avvertito che l’organizzazione non può aspettarsi di rimanere impunita per le sue azioni.
Il rischio di un’escalation
Le parole di Netanyahu sono un chiaro segnale che Israele è pronto a rispondere con la forza alle azioni di Hamas. Questa escalation di retorica e di tensioni aumenta il rischio di un conflitto su vasta scala, con conseguenze potenzialmente devastanti per la popolazione civile in entrambi i territori. È fondamentale che le parti coinvolte cerchino una soluzione diplomatica e che la comunità internazionale si impegni per facilitare il dialogo e la de-escalation.