L’Asia resta con l’Iba
Il Congresso straordinario della confederazione pugilistica asiatica (Asbc), svoltosi ad Al Ain, ha visto la maggioranza delle federazioni nazionali optare per la permanenza nell’Iba, l’organismo internazionale di riferimento per la boxe, piuttosto che aderire a World Boxing (Wb), come ad esempio ha fatto la federazione italiana. Il voto, a cui hanno partecipato i rappresentanti di 36 federazioni, si è concluso con 21 preferenze per l’Iba, 14 per Wb e un astenuto. Questa decisione, seppur non definitiva, rappresenta un ostacolo significativo per il reinserimento della boxe nel programma olimpico, attualmente esclusa da Los Angeles 2028 dopo la bocciatura dell’Iba da parte del CIO.
Verso un organismo indipendente
Nonostante la scelta di rimanere nell’Iba, il congresso ha approvato un’altra proposta di grande rilevanza: la creazione di un organismo indipendente che possa dialogare direttamente con il CIO. L’idea, presentata dalla federazione degli Emirati Arabi, ha ottenuto 19 voti a favore su 36. Questa iniziativa potrebbe rappresentare una svolta per l’Asia, permettendo alle federazioni di avere un ruolo più attivo nel processo decisionale e di influenzare il futuro della boxe olimpica.
Sfide e incertezze
La strada verso un organismo indipendente, tuttavia, non è priva di ostacoli. Esistono diversi aspetti da chiarire e discutere, come la struttura, le competenze e il ruolo di questo nuovo ente. La decisione di creare un organismo indipendente è un segnale importante, ma la sua effettiva implementazione e il suo impatto sul futuro della boxe olimpica rimangono incerti.
Il futuro della boxe olimpica
La decisione dell’Asia di rimanere nell’Iba, pur con la creazione di un organismo indipendente, non risolve le problematiche che hanno portato all’esclusione della boxe da Los Angeles 2028. Il CIO ha espresso forti critiche nei confronti dell’Iba, sollevando questioni di governance, trasparenza e corruzione. La creazione di un organismo indipendente potrebbe essere un passo positivo, ma è fondamentale che l’Iba si impegni in modo concreto per affrontare le criticità e riconquistare la fiducia del CIO.