Un agosto di fuoco in Amazzonia
L’incubo degli incendi in Amazzonia non accenna a placarsi, anzi, sembra peggiorare. Lo stato brasiliano dell’Amazonas ha registrato un agosto 2023 da record negativo, con il numero di incendi che ha superato ogni precedente record. L’Istituto nazionale per la ricerca spaziale (Inpe) ha registrato ben 10.328 incendi tra il primo ed il 31 agosto, un numero che supera di gran lunga il precedente record di circa 8.500 incendi, registrato nell’agosto del 2021. Il programma BD Queimadas dell’Inpe, che monitora gli incendi dal 1998, ha fotografato una situazione drammatica, con un’area ricoperta dal fuoco che si estende per quasi 500 chilometri, solo nello stato di Amazonas. Le fiamme hanno interessato anche gli stati di Acre, Rondônia, Mato Grosso, Mato Grosso do Sul e Pará.
L’emergenza ambientale in Amazonas
Il governo dello stato di Amazonas ha reagito con la dichiarazione di emergenza ambientale in tutti i suoi 62 comuni, a cominciare da Manaus. La situazione è critica, con il polmone verde del mondo in fiamme, e le autorità si trovano a dover affrontare una sfida enorme per contenere gli incendi e mitigare i danni ambientali. La gravità della situazione è sottolineata dal fatto che la capitale dello stato di Pará, Belém, ospiterà la prossima CoP30, la 30ma Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, nel 2024. La scelta di Belém come sede della CoP30 è un chiaro segnale di quanto l’Amazzonia sia al centro dell’attenzione mondiale, e di quanto sia urgente affrontare la questione dei cambiamenti climatici e della deforestazione.
Un grido d’allarme per l’Amazzonia
La situazione in Amazzonia è un grido d’allarme per l’intero pianeta. La deforestazione e gli incendi non sono solo un problema locale, ma una minaccia globale. L’Amazzonia è un ecosistema fondamentale per la regolazione del clima e per la biodiversità del pianeta. La sua distruzione avrebbe conseguenze devastanti per l’ambiente e per l’umanità. È necessario un impegno concreto da parte di tutti i governi e di tutti i cittadini per proteggere l’Amazzonia e per contrastare i cambiamenti climatici. La CoP30, che si terrà a Belém nel 2024, rappresenta un’occasione importante per fare il punto della situazione e per definire nuove strategie per la salvaguardia dell’Amazzonia.