Un Leone d’oro e un’amore per il cinema italiano
Sigourney Weaver, icona del cinema americano, è stata premiata con il Leone d’oro alla carriera alla 81esima Mostra del cinema di Venezia. L’attrice, con un pizzico di ironia, ha scherzato: “Sono onorata del premio, ma nel pacchetto non possiamo metterci anche un film italiano?” Weaver ha infatti espresso un grande amore per la cinematografia italiana, dichiarando di essersi innamorata di registi come Fellini, De Sica e Antonioni. “Mi ricordo Divorzio all’italiana come fosse ieri, quei film mi portavano in un mondo diverso ed è lì che è cominciato tutto”, ha confessato.
Una carriera di donne non stereotipate
La carriera di Sigourney Weaver è costellata di ruoli che hanno sfidato gli stereotipi femminili. Da Ellen Ripley in Alien a Dian Fossey in Gorilla nella nebbia, l’attrice ha interpretato donne forti e indipendenti. “Mi chiedono sempre perché interpreto donne forti e la ritengo una domanda davvero strana: semplice, le donne sono forti, lo sono da sempre e tutti i giorni, sono in prima linea su ogni emergenza, a cominciare dalla crisi climatica e non lo sono perché vogliono ma perché devono”, ha affermato con passione. “E le donne reali sono la mia fonte d’ispirazione. Ad Hollywood non siamo state utilizzate come potevamo, siamo in grado di fare tutto, il cinema ha utilizzato solo un pezzo di torta ma ce la meritiamo intera.”
Un simbolo di empowerment
Weaver ha riconosciuto l’importanza del suo ruolo di simbolo di empowerment per le donne di Hollywood. “Se io a mia volta sono considerata un simbolo per l’empowerment ad Hollywood sono felice, ma lo devo a loro. Tante donne mi ringraziano: pensare che il mio lavoro possa avere avuto un impatto per le donne mi rende felice, ora siamo tutte elettrizzate per Kamala Harris.”
Una passione ereditata
Figlia d’arte, con un padre produttore tv e una madre attrice, Sigourney Weaver ha raccontato di aver iniziato la sua carriera “quasi contro la loro volontà, come tutti i genitori che non vogliono che fai la loro professione perché ne conoscono i lati negativi”. “Erano convinti che mi avrebbero mangiata viva nel mondo del cinema e invece si sono dovuti ricredere”, ha aggiunto con un sorriso. Tra le sue prime fonti di ispirazione, l’attrice ha citato Ingrid Bergman, di cui è stata assistente agli inizi della sua carriera.
L’eredità di Sigourney Weaver
Le parole di Sigourney Weaver risuonano con grande forza e chiarezza. La sua carriera è un esempio di come le donne possano essere protagoniste nel mondo del cinema e non solo. La sua lotta per l’empowerment femminile e la sua passione per il cinema italiano la rendono un modello per le nuove generazioni di attrici e di donne in generale.