Un decreto d’urgenza blocca “The Antique”
Un decreto d’urgenza emesso da un giudice di Venezia ha bloccato l’anteprima mondiale del film “The Antique” della regista georgiana Rusudan Glurjidze, prevista per le Giornate degli Autori nell’ambito della 81esima Mostra del Cinema di Venezia. Il provvedimento, ufficialmente motivato da una questione di copyright sulla sceneggiatura, è stato interpretato da molti come un atto di censura politica.
La Glurjidze, profondamente scossa dall’accaduto, ha espresso la sua preoccupazione in una lettera inviata ai direttori delle Giornate degli Autori, in cui afferma che il blocco del film equivale a un’ingiusta censura della sua voce e della sua storia. “Questo è per me un vero dramma perché in questo modo il mio film rischia di non esistere, di diventare un fantasma prigioniero dei tribunali”, ha scritto la regista, aggiungendo: “Sono ancor più angosciata perché in questo modo viene impedito di sapere cosa è accaduto al mio popolo.”
Una storia di espulsioni illegali e relazioni instabili
“The Antique” è un film che racconta gli eventi tragici che hanno colpito il popolo georgiano nel 2006, in particolare le espulsioni illegali di massa dei cittadini georgiani da parte delle autorità russe. La regista, che ha vissuto in prima persona questa esperienza, ha deciso di portare sullo schermo questa storia per dare voce a un capitolo doloroso della storia georgiana e per porre l’accento sulle relazioni instabili tra Georgia e Russia.
La pellicola, ambientata nella contemporanea San Pietroburgo, si concentra sulle conseguenze di questi eventi sulla vita di un gruppo di persone, offrendo uno spaccato realistico e commovente di un’esperienza che ha segnato profondamente la vita della regista e dei suoi connazionali.
Una battaglia per la libertà d’espressione
La Glurjidze ha lanciato un appello alla comunità dei cineasti, chiedendo il loro sostegno nella sua battaglia per la libertà d’espressione. “Trovo inaccettabile che una voce libera dell’arte cinematografica venga costretta a stare in silenzio e a non parlare nel suo modo più naturale”, ha affermato, sottolineando l’importanza di dare voce alle storie che hanno il potere di cambiare la percezione del mondo e di promuovere la comprensione tra i popoli.
La regista ha espresso la sua fiducia che le Giornate degli Autori e le associazioni degli autori cinematografici italiani la sosterranno in questa battaglia, e si aspetta che il suo film possa finalmente essere presentato al pubblico di Venezia.
Un incontro con la stampa per raccontare il caso
Il 30 agosto, al Lido di Venezia, è previsto un incontro con la stampa per raccontare il caso del film “The Antique”. La Glurjidze, insieme ai suoi collaboratori, si confronterà con i media per spiegare le motivazioni del blocco del film e per lanciare un appello alla comunità internazionale affinché si unisca alla sua battaglia per la libertà d’espressione.
L’incontro con la stampa sarà un’occasione importante per far luce su un caso che ha sollevato un dibattito sulla censura e sulla libertà artistica, e per richiamare l’attenzione sulla situazione politica in Georgia e sulle relazioni tra questo paese e la Russia.
La libertà d’espressione e la censura nel cinema
La vicenda di “The Antique” è un esempio di come la libertà d’espressione possa essere minacciata anche nel mondo del cinema. Il film, che racconta una storia delicata e complessa, è stato bloccato da un decreto d’urgenza, alimentando il sospetto di una censura politica. È importante che la comunità internazionale si unisca per difendere la libertà di espressione artistica e per garantire che le voci di registi e artisti non vengano silenziate. La censura, in tutte le sue forme, è un pericolo per la democrazia e per il progresso sociale, e dobbiamo essere vigili per combatterla.