Un Piano Strategico a Metà Ciclo
La Banca d’Italia ha aggiornato il suo piano strategico per il periodo 2023-2025, un documento di 33 pagine che delinea gli obiettivi e le azioni dell’istituto centrale per i prossimi anni. Questo aggiornamento a metà ciclo evidenzia la dinamicità dell’istituzione e la sua capacità di adattarsi alle nuove sfide del panorama economico e finanziario.
Cinque Obiettivi Chiave
Il piano strategico si basa su cinque obiettivi principali, che si traducono in diciassette piani di azione specifici. Questi obiettivi abbracciano diversi ambiti di intervento della Banca, coinvolgendo tutte le funzioni e la rete territoriale. Le priorità includono la creazione di un sistema finanziario stabile e sicuro, la promozione dell’innovazione economica e finanziaria in Italia e in Europa, la tutela dei clienti dei servizi bancari e finanziari, il dialogo con l’esterno e la sostenibilità in linea con l’agenda Onu 2030.
Euro Digitale e Intelligenza Artificiale
Il piano strategico riconosce l’importanza crescente dell’Euro digitale e dell’intelligenza artificiale. La Banca d’Italia si impegna a partecipare attivamente ai lavori della BCE sulla possibile introduzione dell’euro digitale, promuovendo le soluzioni tecnologiche che essa stessa offre. L’istituto centrale riconosce il potenziale di queste tecnologie per migliorare l’efficienza e l’inclusività del sistema finanziario.
Sfide e Opportunità
Il piano strategico affronta anche le sfide della transizione energetica e ambientale, riconoscendo la necessità di un’azione coordinata per mitigare i rischi e cogliere le opportunità di questa trasformazione. Inoltre, la Banca d’Italia si impegna a essere un’istituzione inclusiva, efficiente e capace di innovare, per rispondere alle esigenze di un mondo in continua evoluzione.
Un Piano Ambizioso per il Futuro
Il piano strategico della Banca d’Italia presenta un’ambiziosa visione per il futuro dell’istituzione e del sistema finanziario italiano. La sua attenzione alla sostenibilità, all’innovazione e all’inclusione è un segnale positivo per l’economia italiana e per il ruolo che la banca svolge nel promuovere uno sviluppo economico sostenibile e inclusivo.