Condanna per violazione foglio di via, assoluzione dal danneggiamento
Tre attivisti di Ultima Generazione sono stati condannati a uno e due mesi di arresto con pena sospesa per aver violato un foglio di via dal Comune di Milano, incollandosi al basamento di una statua di Boccioni al Museo del 900 nel luglio del 2022. Il giudice Daniela Clemente ha osservato che i ragazzi avrebbero potuto veicolare i propri messaggi a tutela dell’ambiente con altre modalità, senza commettere reati.
Il giudice ha sottolineato che la tutela ambientale non comporta la nascita di alcun dovere giuridico gravante sul cittadino comune e che i ragazzi avrebbero potuto manifestare il proprio pensiero con le svariate modalità e forme che la legge consente.
Tutti e cinque gli imputati sono stati invece assolti dall’accusa di danneggiamento, in quanto non hanno deturpato o deteriorato in qualche modo la statua del Boccioni, ma solo il basamento in plastica che la sorreggeva.
Nel processo con il rito abbreviato, sia l’accusa che la difesa avevano chiesto che tutti venissero assolti.
L’emergenza climatica e la necessità di protesta
Il difensore Gilberto Pagani aveva chiesto, durante la sua arringa, che per gli attivisti venisse riconosciuto lo stato di necessità, per via dell’emergenza climatica. Il giudice, tuttavia, ha ritenuto che lo stato di necessità non sussistesse, in quanto i ragazzi non erano gravati da un qualche obbligo giuridico volto alla tutela indifferenziata della collettività e non avevano il diritto di propagandare il proprio messaggio di protesta in qualunque forma e modalità in spregio al divieto a loro imposto dal questore.
Un bilanciamento delicato
La sentenza solleva importanti questioni sul diritto di protesta e sulla necessità di bilanciare la libertà di espressione con il rispetto della legge. Il giudice ha riconosciuto il diritto degli attivisti a esprimere le proprie opinioni, ma ha anche sottolineato l’importanza di farlo in modo rispettoso delle norme e dei diritti degli altri. L’emergenza climatica è un tema urgente e complesso, che richiede un’azione collettiva e un confronto aperto e costruttivo tra le diverse posizioni.
È fondamentale che le istituzioni e la società civile trovino forme di dialogo e di collaborazione per affrontare questa sfida globale, garantendo al contempo il rispetto dei diritti e delle libertà di tutti.