Curry resta a Golden State fino al 2027
Stephen Curry ha deciso di prolungare la sua avventura con i Golden State Warriors, firmando un nuovo contratto che lo legherà alla franchigia fino al 2027. Il playmaker, fresco campione olimpico a Parigi con il Dream Team USA, ha già vinto quattro titoli NBA con la squadra californiana (2015, 2017, 2018, 2022) ed è stato nominato due volte MVP stagionale. La sua fedeltà alla squadra è assoluta, visto che Curry ha sempre giocato per i Warriors, franchigia che lo ha scelto nel draft del 2009. L’estensione del contratto, che lo avrebbe visto scadere nel 2026, gli frutterà ulteriori 62,6 milioni di dollari, secondo quanto riportato da Espn.
Un patrimonio di vittorie e record
Stephen Curry è un punto di riferimento per i Warriors e per l’intera NBA. Oltre ai quattro titoli vinti con la squadra, il playmaker detiene il record per il maggior numero di tiri da tre punti nella storia del campionato, con 3.747 centri. La sua capacità di segnare da qualsiasi posizione sul campo e la sua eccezionale visione di gioco lo hanno reso uno dei giocatori più ammirati e temuti della lega. La sua leadership e la sua determinazione sono state fondamentali per il successo dei Warriors, che con lui hanno dominato il campionato per diversi anni.
Un futuro luminoso per Curry e i Warriors
La decisione di Curry di rinnovare con i Warriors è un segnale importante per la franchigia californiana. Il playmaker, nonostante i 36 anni, è ancora in grado di dominare il campo e di guidare la squadra verso nuovi successi. Il suo talento e la sua esperienza saranno fondamentali per i Warriors, che puntano a tornare a competere per il titolo NBA. La sua presenza garantisce un futuro luminoso per la squadra, che potrà contare su uno dei giocatori più forti e completi della lega.
Un futuro incerto per i Warriors
La decisione di Curry di rinnovare con i Warriors è sicuramente una buona notizia per la franchigia, ma non è detto che sia sufficiente per garantirsi un futuro brillante. Il playmaker, pur essendo ancora in grado di giocare a livelli altissimi, non è più un ragazzino e la sua età potrebbe diventare un fattore limitante. Inoltre, i Warriors devono fare i conti con un roster che ha bisogno di essere rinforzato, soprattutto in difesa. Se la squadra non riuscirà a trovare il modo di migliorare la propria competitività, il futuro di Curry con i Warriors potrebbe essere messo in discussione.