Il racconto dell’ex comandante
Stephen Edwards, ex comandante del veliero Bayesian dal 2015 al 2020, ha pubblicato un intervento su Linkedin nel quale cerca di ricostruire quanto accaduto la notte del naufragio. Edwards afferma che il portellone sul lato sinistro della barca “al 100% non era aperto”, ma che l’imbarcazione presentava un’inclinazione di 45 gradi e i bocchettoni della sala macchine erano aperti. Queste condizioni, secondo l’ex comandante, avrebbero potuto causare “seri problemi” alla barca, che avrebbe iniziato a imbarcare acqua.
Edwards ha inoltre precisato che non c’era obbligo di tenere la deriva mobile abbassata, e che il cambio repentino delle condizioni meteo ha lasciato all’equipaggio “un tempo breve per reagire”.
Il Bayesian “oltre i suoi limiti operativi”
Secondo Edwards, il Bayesian si è trovato “oltre i suoi limiti operativi” durante il naufragio avvenuto al largo di Porticiello. L’ex comandante ha sottolineato la gravità della situazione, evidenziando il rischio di imbarco d’acqua e la necessità di un’azione rapida da parte dell’equipaggio.
Analisi e riflessioni
L’intervento dell’ex comandante Edwards fornisce un contributo prezioso alla comprensione del naufragio del Bayesian. La sua analisi evidenzia alcuni dettagli cruciali che potrebbero aver contribuito all’incidente, come l’inclinazione della barca, i bocchettoni aperti e la mancanza di obbligo di tenere la deriva mobile abbassata. È importante sottolineare che si tratta di un’analisi preliminare, e che saranno necessarie ulteriori indagini per determinare le cause esatte del naufragio. Tuttavia, l’intervento di Edwards offre un punto di vista importante e contribuisce a fornire un quadro più completo dell’accaduto.