Un Villaggio Italia su misura per il mondo
L’Amerigo Vespucci, la nave scuola della Marina Militare Italiana, si appresta a intraprendere un tour mondiale che toccherà 8 porti in giro per il globo. Ad accompagnare la nave, un “Villaggio Italia” che si presenterà diverso in ogni tappa, adattandosi alle peculiarità del luogo e alle diverse legislazioni e normative dei Paesi ospitanti. “Un racconto senza confini di italianità”, come lo definisce Luca Andreoli, amministratore delegato di Difesa Servizi, la società in house del ministero della Difesa responsabile del progetto. “Il Villaggio Italia si presenta come un’esperienza unica per ogni porto, un’occasione per raccontare l’Italia in modo autentico e coinvolgente, tenendo conto delle specificità di ogni Paese.”
Il Villaggio Italia a Tokyo: un esempio di adattamento
Un esempio di questa flessibilità si può vedere a Tokyo, dove il Villaggio Italia è stato realizzato all’interno del Cruise Terminal, una location straordinaria che ha richiesto un adattamento specifico. “A Tokyo, per ragioni ben conosciute, siamo in un Paese che vive con la minaccia costante degli eventi atmosferici”, spiega Andreoli. “I terremoti sono all’ordine del giorno e la legislazione è ferrea. Abbiamo dovuto realizzare il villaggio in questa location e lo abbiamo fatto italianizzandolo, rispettando le norme locali e adattando il progetto alle esigenze del luogo.”
L’importanza di un racconto autentico
La scelta di creare un Villaggio Italia che si adatta alle diverse realtà del mondo è un’iniziativa lodevole. L’obiettivo di raccontare l’italianità in modo autentico e coinvolgente è fondamentale per promuovere la cultura e il patrimonio italiano a livello internazionale. L’adattamento alle diverse legislazioni e normative dimostra una sensibilità verso le specificità di ogni Paese, rendendo il progetto ancora più significativo e inclusivo.