Contrasto di Temperature sull’Etna
L’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, si presenta con un contrasto di temperature che non è nuovo per chi vive alle sue pendici. Mentre le cime innevate raggiungono circa quota 3.000 metri, con temperature rigide, a Catania si registrano 30 gradi e un’afa accentuata dall’elevato tasso di umidità. Le telecamere di sorveglianza dell’Ingv Osservatorio etneo mostrano chiaramente la neve che ricopre la cima del vulcano.
Le piogge battenti hanno interessato alcuni paesi della zona, mentre a Catania il cielo è coperto e la città è avvolta dall’afa.
Attività Vulcanica in Corso
Sul fronte vulcanico, l’Ingv ha pubblicato il bollettino della settimana compresa tra il 19 e il 25 agosto, che segnala la presenza di attività di degassamento dai crateri sommitali, in particolare dal cratere Sud-Est. Il 23 agosto si è verificata una breve emissione di cenere.
L’ampiezza media del tremore vulcanico è variata tra valori medi e bassi, mentre l’attività termica osservata da satellite in area sommitale è stata generalmente di livello basso, con qualche anomalia termica di livello moderato.
Il bollettino conclude segnalando la presenza di “attività stromboliana frequente dai crateri sommitali accompagnata da emissioni laviche”.
Possibile Evoluzione dell’Attività Vulcanica
L’Ingv sottolinea che “non è possibile escludere un evoluzione dei fenomeni verso un’attività più energetica con formazione di colonne eruttive, nubi di cenere e flussi piroclastici”.
Monitoraggio e Sicurezza
Il contrasto di temperature e l’attività vulcanica in corso sull’Etna evidenziano l’importanza del monitoraggio costante del vulcano. La capacità di prevedere e gestire eventuali evoluzioni dell’attività vulcanica è fondamentale per garantire la sicurezza delle popolazioni che vivono alle sue pendici. L’Ingv svolge un ruolo cruciale in questo contesto, fornendo dati e analisi costanti che permettono di monitorare l’andamento del vulcano e di adottare misure preventive in caso di necessità.