Ultimatum a Musk: X a rischio di blocco in Brasile
Il giudice della Corte Suprema brasiliana, Alexandre de Moraes, ha lanciato un ultimatum a Elon Musk, patron di X (ex Twitter), minacciando di bloccare il social network entro 24 ore se non verrà nominato un rappresentante legale della società nel Paese. La decisione di Moraes arriva dopo una serie di tensioni tra il social network e il giudice, che si sono intensificate negli ultimi mesi.
La disputa tra X e Moraes
Lo scorso 17 agosto, X aveva accusato il giudice di aver minacciato di arresto i propri rappresentanti legali in Brasile e per questo aveva annunciato la chiusura della sua sede brasiliana, aggiungendo però che il social avrebbe continuato a funzionare regolarmente. Musk, tramite il suo profilo, aveva espresso la difficoltà della decisione e aveva affermato che l’accettazione delle richieste di Moraes, che includevano “censura segreta illegale e consegna di informazioni private”, avrebbe comportato una “vergogna” per l’azienda.
La radice del conflitto: censura e profili politici
Le tensioni con Moraes si sono acuite negli ultimi mesi in seguito alla richiesta del giudice di rimuovere dal social alcuni profili di sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro. Questo episodio ha acceso la miccia di un conflitto che ha visto X accusare il giudice di censura e di violazione della privacy.
Un caso di libertà di espressione e sovranità digitale?
La situazione in Brasile solleva interrogativi importanti sulla libertà di espressione e sul ruolo dei social network nel contesto politico. Da un lato, la richiesta di Moraes di rimuovere profili politici potrebbe essere interpretata come un tentativo di limitare il dibattito pubblico. Dall’altro, la decisione di X di chiudere la sua sede e di resistere alle richieste di Moraes potrebbe essere vista come un’affermazione della sovranità digitale e del diritto di un’azienda di operare in un ambiente libero da censure.