Rissa violenta per il controllo dello spaccio
Una violenta rissa tra gruppi rivali per il controllo dello spaccio di droga a Grosseto ha visto tre giovani feriti gravemente. La Squadra Volanti della questura ha già identificato i tre giovani coinvolti, mentre la pistola trovata a un quarto soggetto, ferito lieve, è risultata una scacciacani ed è stata sequestrata.
Secondo le ricostruzioni in corso, la rissa sarebbe iniziata in via Pietri, nella zona del tribunale, strada dove i partecipanti si sarebbero affrontati con spranghe e coltelli riuscendo a colpirsi reciprocamente e procurandosi ferite e lesioni molto gravi.
I feriti: un pachistano con frattura cranica e due fratelli tunisini
Tra i feriti, un 18enne pachistano è ricoverato in prognosi riservata all’ospedale con una profonda frattura cranica dopo una sprangata. Era riuscito a raggiungere la sua abitazione dove è stato trovato in un lago di sangue. Confermata l’emorragia cerebrale.
Coinvolti anche due fratelli tunisini, entrambi feriti molto gravi. Il 28enne è stato ferito con una coltellata al torace che gli ha perforato un polmone e causato un’emorragia più altre complicazioni cardiopolmonari. Verrà operato all’ospedale Le Scotte di Siena.
L’altro fratello è stato trovato ferito con una coltellata ad un’ascella, sull’asfalto di una via vicina. Anche lui ha perso molto sangue ed è stato ricoverato in ospedale con codice di urgenza rosso.
Lo svolgimento della rissa
L’aggressione è iniziata in via Pietri, si è spostata in via Garigliano, poi i tunisini sono scappati verso via Adda, verosimilmente dopo aver colpito il pachistano, e dove, feriti a loro volta, sono crollati a terra a una certa distanza.
Accertamenti sono in corso anche sul ruolo del quarto giovane identificato, quello con la pistola scacciacani, il quale avrebbe ferite lievi.
Un’escalation di violenza
La rissa tra gruppi rivali per il controllo dello spaccio di droga a Grosseto è un segnale allarmante di un’escalation di violenza nella città. La gravità delle ferite riportate dai giovani coinvolti evidenzia la brutalità dell’aggressione e la necessità di un intervento urgente da parte delle autorità per contrastare il fenomeno dello spaccio e della criminalità organizzata.