Un giornalista di Reuters ucciso in un attacco a Kramatorsk
Un giornalista di Reuters, Ryan Evans, è stato ucciso in un attacco a Kramatorsk, in Ucraina. L’attacco è avvenuto sabato sera, quando l’hotel dove alloggiava il team di sei persone di Reuters è stato colpito da un missile russo. Due giornalisti sono rimasti feriti, mentre un altro è ancora disperso.
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che gli attacchi russi sono diretti a strutture militari o collegate a strutture militari. Peskov ha anche affermato che Evans non era un giornalista, ma un consigliere per la sicurezza. Tuttavia, Reuters ha confermato che Evans lavorava per l’agenzia dal 2022 come consigliere per la sicurezza, fornendo consulenza ai giornalisti su questioni riguardanti la sicurezza in tutto il mondo, tra cui in Ucraina, Israele e alle Olimpiadi di Parigi.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che dall’inizio dell’invasione russa, la Russia ha lanciato 43.000 missili sull’Ucraina.
L’ufficio del procuratore generale ucraino ha aperto un’indagine preliminare sull’attacco. I due giornalisti feriti sono in cura per ferite legate all’esplosione, contusioni cerebrali, fratture alle gambe e tagli. Un altro giornalista è probabilmente sotto le macerie.
Un altro attacco a Kramatorsk
L’attacco a Kramatorsk è l’ennesima tragedia in questa città, che si trova a pochi chilometri dal fronte nel Donbass. Kramatorsk è stata bersagliata probabilmente con un missile Iskander delle forze aerospaziali russe.
Non è la prima volta che i giornalisti finiscono nel mirino a Kramatorsk. Un attacco all’Hotel Kramtorsk e al vicino ristorante Ria Pizza, nel giugno 2023, aveva ucciso 13 persone, tra cui reporter, operatori umanitari e soldati.
Il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Heorhii Tykhyi, ha definito l’attacco “un altro atroce e deliberato attacco russo”. Tykhyi ha anche affermato che gli attacchi mirati ai media sono diventati una tattica di guerra sistematica e che questi crimini di guerra devono essere condannati, perseguiti e puniti.
Il bilancio dei giornalisti morti in Ucraina
Il bilancio dei giornalisti morti in Ucraina sale a 15 dall’inizio della guerra. Le associazioni di categoria hanno calcolato che almeno 15 giornalisti sono rimasti uccisi nel corso del conflitto mentre svolgevano il proprio mestiere.
La sicurezza dei giornalisti in Ucraina
La morte di Ryan Evans è un tragico promemoria della pericolosità del lavoro dei giornalisti in Ucraina. La guerra in Ucraina è una delle più pericolose per i giornalisti al mondo. Gli attacchi mirati ai media sono diventati una tattica di guerra sistematica. È importante che la comunità internazionale condenni questi attacchi e che venga fatta giustizia per i giornalisti uccisi. La sicurezza dei giornalisti è fondamentale per garantire la libertà di stampa e la diffusione di informazioni accurate.