Confessione e indagini in corso
Mario Eutizia, un 48enne senza fissa dimora, si è costituito ai carabinieri di Caserta confessando di aver provocato la morte di quattro persone che stava assistendo. Secondo le sue dichiarazioni, avrebbe somministrato dosi massicce di farmaci ai suoi pazienti, con l’intenzione di alleviarne le sofferenze. Le indagini, coordinate dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, sono in corso per verificare la veridicità delle confessioni e per accertare se tra i circa trenta anziani assistiti da Eutizia negli ultimi dieci anni, altri possano essere stati vittime di omicidi.
Individuazione dei due decessi di Latina
Un aspetto cruciale delle indagini riguarda l’individuazione di due pazienti deceduti a Latina nel 2014. Eutizia ha ammesso di averli uccisi, ma non riesce a ricordare i loro nomi. Ha spiegato che il suo borsello con effetti personali e il cellulare, dove erano registrati i nomi, sono stati rubati mentre dormiva su una panchina.
Conferma dei decessi di Casoria e Vibonati
Gli investigatori hanno invece potuto confermare l’identità degli ultimi due decessi confessati da Eutizia. Si tratta di Luigi Di Marzo, 89enne deceduto a Casoria (Napoli) nel dicembre 2022, e di Gerardo Chintemi, 96enne deceduto a Vibonati (Salerno) nel marzo 2023.
Riflessioni sull’etica e sulla giustizia
La confessione di Mario Eutizia solleva interrogativi complessi sull’etica e sulla giustizia. Se da un lato è comprensibile la sua intenzione di alleviare le sofferenze dei pazienti, dall’altro è innegabile che le sue azioni costituiscono un reato grave. Le indagini in corso dovranno chiarire la dinamica dei fatti e determinare le responsabilità di Eutizia, garantendo giustizia alle vittime e alle loro famiglie.