La Mare Jonio riparte per la sua diciottesima missione
La nave Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans ha lasciato il porto di Trapani ieri sera per una nuova missione di monitoraggio, ricerca e soccorso. Si tratta della diciottesima missione per la nave battente bandiera italiana, che opera dal 2018. Questa missione, tuttavia, presenta un aspetto inedito: la Mare Jonio è accompagnata da una barca a vela di supporto organizzata dalla fondazione Migrantes della Chiesa cattolica italiana. La barca a vela avrà il compito di svolgere attività di osservazione e documentazione, informazione e testimonianza.
Come sottolineato in una nota dell’associazione di promozione sociale, la missione ha ricevuto un messaggio di ‘buon vento’ da Papa Francesco. Il Pontefice, tramite don Mattia Ferrari, ha espresso il suo augurio e la sua benedizione all’equipaggio di Mediterranea Saving Humans e a Migrantes, sottolineando l’importanza della loro testimonianza.
Le due imbarcazioni raggiungeranno oggi pomeriggio l’area di operazioni Sar a sud di Lampedusa.
Obiettivi della missione: salvataggio e prevenzione di respingimenti
L’obiettivo principale della missione rimane la salvaguardia di ogni vita umana in pericolo in mare.
Laura Marmorale, presidente di Mediterranea Saving Humans, ha spiegato che la missione si pone anche l’obiettivo di impedire intercettazioni e respingimenti delle persone migranti verso porti e Paesi ‘non sicuri’, come Libia e Tunisia.
Secondo Marmorale, queste pratiche sono in violazione del diritto internazionale, umanitario e marittimo, poiché i diritti fondamentali e l’incolumità delle persone sono negati in questi Paesi.
L’impegno di Mediterranea Saving Humans e il ruolo della Chiesa
La missione della Mare Jonio, supportata da Migrantes, dimostra l’impegno di diverse organizzazioni nel soccorso e nella difesa dei diritti umani in mare.
La benedizione di Papa Francesco sottolinea il ruolo della Chiesa cattolica in questo contesto, promuovendo la solidarietà e il rispetto per la dignità di ogni persona.