Il bilancio delle vittime sale a quattro
Due donne, di 80 e 83 anni, sono morte a Parma dopo aver contratto il virus West Nile. Le donne, ricoverate all’ospedale Maggiore, presentavano diverse patologie pregresse. La notizia è stata diffusa dalla Gazzetta di Parma, portando a quattro il numero di vittime accertate in Emilia-Romagna nel corso dell’estate.
Nei giorni scorsi, dopo venti giorni di agonia, è morto un uomo di 78 anni a Russi (Ravenna), mentre all’inizio del mese era morto un uomo di 89 anni a Carpi.
L’Emilia-Romagna: una delle aree più colpite
L’Emilia-Romagna si conferma una delle aree più colpite dal virus West Nile, tanto che la Regione ha deciso di innalzare il livello di sorveglianza. Il virus, trasmesso dalle zanzare, rappresenta una seria minaccia per la salute pubblica, soprattutto per le persone anziane e per chi soffre di patologie pregresse.
La Regione ha avviato una serie di misure per contrastare la diffusione del virus, tra cui la disinfestazione dei luoghi pubblici e la sensibilizzazione della popolazione sull’importanza di adottare misure preventive, come l’utilizzo di repellenti e di zanzariere.
Un’estate di allarme per il virus West Nile
La diffusione del virus West Nile in Emilia-Romagna rappresenta un campanello d’allarme per l’intero Paese. Il virus, che può causare gravi complicazioni neurologiche, è in costante aumento negli ultimi anni. È fondamentale che le autorità sanitarie e le istituzioni locali si attivino per contrastare la diffusione del virus, garantendo la sicurezza della popolazione. La prevenzione è fondamentale, e la sensibilizzazione della popolazione è un passo cruciale per affrontare questa emergenza.