Un Rostro dal Passato
Il mare che fu teatro della Battaglia delle Egadi, scontro decisivo della Prima Guerra Punica, continua a restituire preziosi tesori archeologici. Una recente campagna di ricerche, condotta ad agosto, ha portato alla luce un rostro in bronzo, recuperato da un fondale di circa 80 metri di profondità.
Il reperto è stato recuperato dai subacquei della “Society for documentation of submerged sites” (Sdss) con l’ausilio della nave oceanografica da ricerca “Hercules”, un mezzo che negli anni ha permesso l’individuazione e il recupero di numerosi reperti legati a questo importante evento storico del III secolo a.C.
La Battaglia delle Egadi, combattuta a nord-ovest dell’isola di Levanzo nel 241 avanti Cristo, segnò la fine della prima guerra punica, un conflitto che vide contrapporsi Roma e Cartagine per il dominio del Mediterraneo.
Un Reperto Significativo
Il rostro, ora trasferito nel laboratorio di primo intervento nell’ex Stabilimento Florio di Favignana, è già al vaglio degli archeologi della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana. Le sue caratteristiche sono simili a quelle degli altri già recuperati nelle precedenti campagne di ricerca.
Nella parte anteriore si nota una decorazione a rilievo che raffigura un elmo del tipo Montefortino con tre piume nella parte superiore. Le numerose concrezioni marine, però, non consentono ancora di verificare la presenza di iscrizioni che potrebbero fornire informazioni preziose sulla sua origine e sulla sua storia.
Un Lavoro di Squadra
Le attività di ricerca nel tratto di mare tra Levanzo e Favignana sono condotte da circa 20 anni da un team formato dalla Soprintendenza del Mare, dalla statunitense Rpm Nautical Foundation e dalla Sdss.
Grazie alla collaborazione di questi enti e alla tecnologia avanzata impiegata, il mare che fu teatro di una battaglia decisiva continua a rivelare i suoi segreti, offrendo un’opportunità unica per comprendere meglio la storia di questo importante conflitto e per arricchire il patrimonio archeologico della Sicilia.
Un Passato che Rivive
Il ritrovamento di questo rostro, simile ad altri già recuperati, conferma la ricchezza archeologica del tratto di mare tra Levanzo e Favignana. Questo reperto, insieme agli altri già scoperti, ci permette di ricostruire con maggiore precisione le navi e le tattiche di combattimento utilizzate durante la Battaglia delle Egadi. Il lavoro di ricerca, condotto con grande professionalità da un team internazionale, è un esempio di come la collaborazione tra enti pubblici e privati possa portare a risultati importanti per la conoscenza del passato e per la valorizzazione del patrimonio culturale.