Il ritorno di Meloni e il vertice con gli alleati
Giorgia Meloni è pronta a tornare a Palazzo Chigi dopo un paio di settimane di vacanza, durante le quali ha intervenuto solo a difesa della sorella Arianna. Il suo ritorno segna l’inizio di una nuova fase politica, con l’attenzione rivolta alla legge di bilancio e alle misure per famiglie e imprese.
Il 30 agosto è previsto un vertice con Antonio Tajani e Matteo Salvini, definito “tutto politico” da fonti vicine alla premier, con l’obiettivo di tirare una riga sulle faide agostane e riavviare la collaborazione tra gli alleati. La premier cercherà di riportare l’attenzione sul programma di governo e sulle misure da attuare, nonostante i margini per la manovra siano risicati.
La legge di bilancio e il Piano strutturale
La legge di bilancio è uno dei temi principali all’ordine del giorno. Il Mef sta già lavorando per mettere a punto il documento, con l’obiettivo di chiudere il Piano strutturale nei primi dieci giorni di settembre. Il Parlamento avrà poi tempo fino al 20 settembre per esaminare il documento, che non è ancora previsto dalle norme interne di contabilità.
Nonostante le difficoltà, gli alleati sembrano essere d’accordo sui capisaldi della manovra, come il cuneo fiscale, le tasse, il sostegno alle famiglie e alle imprese. Il tema delle pensioni potrebbe invece creare qualche attrito, con la Lega che punta alle uscite anticipate e Forza Italia che si batte per l’aumento delle minime. La discussione su questo punto potrebbe essere rinviata per concentrarsi su questioni più urgenti.
La crisi della Rai
La crisi della Rai è un altro nodo da sciogliere. Il Cda è scaduto, la presidente si è dimessa e le procedure per le nuove nomine non sono ancora state avviate. Le Camere hanno fissato a settembre le sedute per votare i consiglieri. La Vigilanza è un altro punto di frizione, con un’intesa con le opposizioni ancora lontana.
Si starebbe sondando il Movimento 5 Stelle dopo il “niet” di Italia Viva, ma prima va certificato l’accordo di maggioranza. Lo schema iniziale prevede che l’attuale dg Giampaolo Rossi (voluto da Meloni) diventi ad e Simona Agnes, consigliera in quota Fi, presidente. Un accordo di massima era stato raggiunto al tavolo delle nomine, quindi i meloniani ritengono che non dovrebbero sorgere problemi da parte dei leghisti.
Le concessioni balneari e il decreto salva-infrazioni
La questione delle concessioni balneari è un’altra spina nel fianco del governo. La Commissione spinge per le gare, che molti Comuni hanno già avviato. La maggioranza ha promesso proroghe ai balneari che non passerebbero a Bruxelles, dove il dossier è a un passo dalla Corte di giustizia.
Il decreto salva-infrazioni, atteso già a inizio estate, dovrebbe slittare ancora in attesa di una soluzione. Questo potrebbe portare al rinvio di un Consiglio dei ministri, che molti ipotizzavano tra il 27 e il 28 agosto, ma che al momento non trova conferme.
La nomina di Fitto e le elezioni in Liguria
La nomina di Raffaele Fitto per la nuova commissione Ue non richiede un passaggio in Consiglio dei ministri. La scadenza per inviare la lettera a Ursula von der Leyen è il 30 agosto, ma non è escluso che possa partire qualche giorno prima.
Le elezioni in Liguria sono un’altra sfida per il governo. Il caso Toti peserà alle urne, ma le divisioni nel centrosinistra offrono qualche speranza di vittoria. Ilaria Cavo, di fede totiana, è in pole position per la presidenza della Regione. L’idea di convincere le Regioni all’election day sembra invece essere tramontata.
Un autunno impegnativo per il governo Meloni
Il ritorno di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi segna l’inizio di un autunno impegnativo per il governo. La legge di bilancio, la Rai, le concessioni balneari e le elezioni in Liguria sono solo alcuni dei temi che dovranno essere affrontati. La capacità di trovare un punto di equilibrio tra le esigenze del governo e quelle dell’Unione Europea sarà fondamentale per la riuscita del programma di governo.