Un Fuori Concorso ricco di nomi illustri
La 81/ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si presenta con una sezione Fuori Concorso particolarmente ricca, divisa in tre distinte sezioni: ‘fiction’, ‘non fiction’ e ‘serie’. La sezione ‘fiction’ in particolare, propone dodici film di grande spessore autoriale, da Bellocchio a Lelouch, da Tim Burton a Pupi Avati e Takeshi Kitano.
Il programma del Fuori Concorso offre un’ampia panoramica del panorama cinematografico internazionale, con film che spaziano tra generi e stili diversi. Tra i nomi di spicco troviamo Pupi Avati con il suo horror-gotico “L’orto americano”, ambientato a Bologna ai tempi della Liberazione, dove un giovane si innamora di una bellissima nurse dell’esercito americano. Il film, girato in bianco e nero, è tratto dall’omonimo romanzo di Avati.
Dall’Italia arrivano anche “Allégorie citadine” di Alice Rohrwacher e JR, una variazione libera sul tema della caverna di Platone, e “Il tempo che ci vuole” di Francesca Comencini, un racconto intimo e personale di alcuni momenti trascorsi con suo padre Luigi.
“Se posso permettermi – Capitolo II” di Marco Bellocchio, realizzato nell’ambito del corso di alta formazione cinematografica Bottega XNL – Fare Cinema 2023, è il seguito del cortometraggio omonimo del 2019.
Tra gli altri film in programma troviamo “Finalement” di Claude Lelouch, definito da Barbera in conferenza stampa come un “film ricchissimo e testamentario, summa estetica del suo cinema”.
La sezione Fuori Concorso rappresenta un’occasione preziosa per scoprire nuovi talenti e ripercorrere la carriera di grandi maestri del cinema.
L’horror-gotico di Pupi Avati: ‘L’orto americano’
“L’orto americano” di Pupi Avati è un film horror-gotico ambientato a Bologna ai tempi della Liberazione. Il protagonista, un giovane problematico con aspirazioni letterarie, si innamora al primo sguardo di una bellissima nurse dell’esercito americano. L’anno dopo, il ragazzo si trasferisce nel Mid West, in una casa contigua a quella della sua amata, separata solo da un orto. Il film, girato interamente in bianco e nero, è tratto dall’omonimo romanzo di Avati e promette di essere un’immersione nell’atmosfera cupa e suggestiva del genere gotico.
Il film è stato scelto come film di chiusura della Mostra del Cinema di Venezia, un’ulteriore conferma del prestigio e della qualità del lavoro di Pupi Avati.
‘Allégorie citadine’: Alice Rohrwacher e JR in un’opera d’arte visiva
“Allégorie citadine” è un film di Alice Rohrwacher, in collaborazione con l’artista francese JR, che per la seconda volta collabora con la regista. L’idea del film nasce dallo spettacolo “Retour à la caverne”, commissionato a JR dall’Opera National de Paris per celebrare il rinnovo del Palais Garnier.
Il film e lo spettacolo sono una variazione libera sul tema della caverna di Platone, un’opera d’arte visiva che promette di essere suggestiva e ricca di spunti di riflessione.
Un racconto intimo e personale: ‘Il tempo che ci vuole’ di Francesca Comencini
“Il tempo che ci vuole” di Francesca Comencini è un racconto molto personale ed intimo di alcuni momenti trascorsi dalla regista con suo padre Luigi, autore di “Le avventure di Pinocchio” e “Pane amore e fantasia”. Il film è ambientato negli anni di piombo, un periodo storico carico di tensioni e di cambiamenti sociali.
Il film promette di essere un’esperienza emozionante e commovente, un ritratto intimo di un rapporto padre-figlia sullo sfondo di un periodo storico cruciale.
‘Se posso permettermi – Capitolo II’: Marco Bellocchio e la sua Bottega XNL
“Se posso permettermi – Capitolo II” è un film di Marco Bellocchio, realizzato nell’ambito del corso di alta formazione cinematografica Bottega XNL – Fare Cinema 2023. Il film è il seguito del cortometraggio omonimo del 2019, realizzato da Bellocchio con i suoi allievi a Bobbio.
Il protagonista Fausto, una sorta di moderno Oblomov, osserva sfilare un paradossale corteo di visitatori: il mellifluo parroco del paese, un uomo misterioso con la sua assurda idea di business a tema fantasmi, il capitano dei Carabinieri che gli propone un matrimonio riparatore con la propria figlia, e infine, a tarda notte, una coppia di ladri che entra in casa.
Il film promette di essere un’opera divertente e ironica, con un’analisi acuta della società contemporanea.
‘Finalement’: Claude Lelouch e la summa estetica del suo cinema
“Finalement” di Claude Lelouch è stato definito da Barbera in conferenza stampa come un “film ricchissimo e testamentario, summa estetica del suo cinema: divertente, commovente, emozionante, ammiccante”.
Il protagonista Lino, avvocato di successo, sembra avere una vita perfetta, con una carriera brillante e una bella famiglia. Dopo un problema di salute, però, perde il suo equilibrio mentale e inizia ad avere un comportamento ingestibile.
Il film promette di essere un’opera intensa e coinvolgente, un’analisi profonda dell’animo umano e della fragilità della vita.
Un’edizione ricca di spunti di riflessione
La 81/ma Mostra del Cinema di Venezia si presenta con una sezione Fuori Concorso ricca e variegata, che offre un’ampia panoramica del panorama cinematografico internazionale. I film in programma promettono di essere un’esperienza emozionante e coinvolgente, con storie che toccano temi universali e riflessioni profonde sulla società contemporanea.
L’edizione di quest’anno della Mostra del Cinema di Venezia si conferma un evento di grande importanza per il mondo del cinema, un’occasione preziosa per scoprire nuovi talenti e ripercorrere la carriera di grandi maestri del cinema.