Cagliari-Como: un bis con ben altro valore
Se un mese fa il match in Valle d’Aosta era solo un’amichevole, domani al Sardegna Arena la sfida tra Cagliari e Como assume un valore ben diverso: tre punti in palio e un vero e proprio scontro salvezza. La partita del 23 luglio, vinta dai lariani, è ormai un lontano ricordo. “Quella partita era tanto tempo, nel frattempo sia il Cagliari sia il Como hanno sviluppato tanto lavoro e sono diventate necessariamente qualcosa di differente”, ha dichiarato l’allenatore rossoblu nella conferenza stampa della vigilia. “E ora vediamo in campo che cosa succede. È importante la crescita, la metto anche davanti al risultato. Non esistono per il Cagliari, ma questo vale anche per il Como, partite facili: la complessità di una gara è legata a tanti fattori”.
Un avversario complesso e flessibile
Il tecnico ha analizzato il Como, sottolineando la complessità tattica della sfida: “Il Como ha principi di gioco chiari, ma molto flessibili e collaudati da almeno un anno”, ha spiegato. “Sarà molto importante la capacità di affrontare questa situazione in maniera molto fluida come modo di giocare. Qualcosa si è già vista con la Roma, ma penso che le caratteristiche dei nostri avversari ci dovranno obbligare a cambiare anche durante il corso della gara”.
Crescita prima del risultato
L’allenatore ha poi parlato della crescita della squadra, sottolineando l’importanza di un percorso graduale: “Ci vogliono dieci partite ufficiali per capire tutti i parametri da misurare ma per noi sono importanti la crescita individuale e di squadra”, ha chiarito. “I punti sono la conseguenza di quello che riusciamo a fare in campo, ma per costruire un’identità comunque c’è bisogno di un congruo numero di gare. Poi arriverà anche il momento di focalizzarci sul risultato”.
Mercato e infortuni
In merito al mercato, il mister ha ribadito la sua posizione: “L’ho già detto, vorrei che i tempi si accorciassero, ma questo è il sistema”, ha replicato. “Devo dire che il Cagliari non è tanto disturbato da questa situazione. Prendo come esempio Di Pardo, che era in procinto di andare via: si è sempre allentato benissimo da grande professionista con grande intensità. E questo tipo di comportamento aiuta molto il gruppo”.Infine, ha confermato il forfait di Zortea e il dubbio su Makoumbou, che ha bisogno di “smaltire dei carichi di lavoro”, ha precisato.
Recuperare palla e l’entusiasmo dei tifosi
L’allenatore ha poi evidenziato la bravura del Cagliari nel recuperare palla: “Il Cagliari negli allenamenti parte dalle sue caratteristiche poi si aggiungono gli accorgimenti anche in base alle peculiarità degli avversari. I recuperi? Sono numeri che mi piacciono: dobbiamo essere bravi in ogni circostanza anche in funzione delle caratteristiche degli avversari”.Infine, ha rivolto un pensiero ai tifosi: “Credo molto nell’entusiasmo etimologicamente come dono di Dio, i tifosi da anni mostrano attaccamento alla squadra: io e la squadra possiamo convincerli con il nostro impegno e il nostro lavoro”.
Un Cagliari in crescita
Il Cagliari sembra aver trovato una nuova identità sotto la guida del nuovo allenatore. La crescita della squadra è evidente, come sottolineato dallo stesso mister. L’obiettivo è quello di costruire un’identità solida, che si basi su un gioco fluido e su una forte unità di intenti. La partita contro il Como sarà un’occasione importante per mettere alla prova la crescita della squadra e per dimostrare la propria forza in un contesto delicato come quello dello scontro salvezza.