Un presidio di legalità e trasparenza
L’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) ha svolto un ruolo fondamentale nella ricostruzione post-sisma del Centro Italia, avvenuto l’8 agosto 2016. Il supporto fornito dall’ente ha garantito la legalità e la trasparenza delle procedure di affidamento, contribuendo a evitare episodi di corruzione e a ridurre al minimo il contenzioso. In otto anni, Anac ha controllato oltre mille procedure di affidamento per un valore complessivo superiore a 1,6 miliardi di euro, fornendo quasi 4.000 pareri. Il numero esiguo di contenziosi, solo 12 casi di cui 9 con esito favorevole alla stazione appaltante, dimostra l’efficacia dell’azione di vigilanza preventiva di Anac.
Accelerare i tempi e garantire la qualità
L’azione di Anac non solo ha garantito la legalità, ma ha anche contribuito ad accelerare i tempi di realizzazione delle opere. Le procedure di affidamento controllate sono state quasi una al giorno lavorativo, con un’emissione di pareri che ha raggiunto un ritmo di 2,3 al giorno. Il supporto di Anac ha contribuito a superare i timori preventivi delle amministrazioni, la cosiddetta “paura della firma”, e ha permesso di realizzare le opere in tempi più rapidi e con standard di qualità elevati. Anac ha inoltre supportato la qualificazione delle stazioni appaltanti nelle province del cratere sismico, contribuendo a migliorare la capacità di gestione delle procedure e a ridurre il contenzioso.
Un impegno per la sostenibilità e l’innovazione
L’impegno di Anac si è esteso anche alla sostenibilità e all’innovazione. Il Presidente dell’Anticorruzione, Giuseppe Busìa, ha sottolineato l’importanza di “ricostruire in un’ottica di miglioramento della qualità dei servizi e delle opere, con uno sguardo ai profili sociali, dell’efficienza energetica e della tutela dell’ambiente”. Anac ha concentrato le verifiche sulle procedure di maggiore rilevanza, responsabilizzando i soggetti attuatori e garantendo la sostenibilità delle opere. Tra le procedure più significative verificate da Anac nel 2024 si segnalano l’accordo quadro per i lavori di urbanizzazione e costruzione dei collettori fognari ad Amatrice e Accumoli, l’appalto integrato per l’adeguamento sismico del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Macerata, l’affidamento dei lavori di ricostruzione dell’Istituto Scolastico “Don Lorenzo Milani” a Pizzoli e la realizzazione di un nuovo edificio per il Liceo Scientifico “G. Marconi” a Foligno.
Un modello di efficienza e trasparenza
L’azione di Anac nella ricostruzione post-sisma del Centro Italia rappresenta un modello di efficienza e trasparenza. L’impegno dell’ente ha contribuito a garantire la legalità, a velocizzare i tempi di realizzazione delle opere e a migliorare la qualità dei servizi. L’esperienza di Anac può essere un esempio per altre situazioni di emergenza o di ricostruzione, dimostrando come il controllo preventivo e la collaborazione tra istituzioni possano contribuire a un processo di ricostruzione efficace e sostenibile.