Un attacco brutale e una caccia all’uomo
Venerdì sera, un uomo ha colpito con un coltello persone a caso durante una festa per i 650 anni dalla fondazione di Solingen, uccidendone tre e ferendone otto, cinque delle quali in modo grave. L’aggressore è poi fuggito tra la folla.
Si è subito scatenata una imponente caccia all’uomo, che ha portato a un primo fermo di un ragazzo di 15 anni sospettato di avere avuto contatti con l’esecutore dell’attacco. Nel pomeriggio è stata ritrovata l’arma. In serata, gli agenti della polizia tedesca del Comando delle operazioni speciali (SEK) hanno fatto irruzione in una residenza per richiedenti asilo situata nelle vicinanze del luogo dell’attacco, arrestando un siriano di 36 anni.
La confessione e l’arresto
Poco dopo, intorno alle 23, un altro siriano si è avvicinato agli agenti in strada, consegnandosi e confessando il gesto. Si chiama Issa Al H. e, a quanto riferito, si era nascosto in un cortile. Secondo Spiegel, era arrivato in Germania nel 2022 e aveva chiesto asilo a Bielefeld, ottenendolo. Finora non aveva attirato l’attenzione in quanto islamista radicale.
“Ora abbiamo la persona che abbiamo cercato tutto il giorno”, ha detto il ministro degli Interni della NRW Reul. “Sono state sequestrate anche le prove”.
Un altro arresto e il ruolo del secondo siriano
Non è ancora chiaro quale ruolo abbia avuto nell’aggressione l’uomo arrestato nel centro di accoglienza poche ore prima che il presunto assassino con coltello si costituisse.
Le autorità stanno ora indagando per stabilire se il secondo siriano arrestato abbia avuto un ruolo nell’attacco o se sia stato erroneamente coinvolto.
L’impatto dell’attacco e le conseguenze
L’attacco di Solingen è un evento tragico che ha scosso la comunità locale e il paese intero. Le autorità stanno lavorando per identificare le motivazioni dell’aggressore e per garantire la sicurezza dei cittadini.
Questo evento solleva anche interrogativi sulla sicurezza nei centri di accoglienza e sull’integrazione dei richiedenti asilo.