Borse europee in rialzo, dollaro in calo
Le Borse europee hanno aperto la giornata in rialzo, con Milano che ha registrato la miglior performance (+0,92%), seguita da Francoforte e Parigi (+0,5%) e Londra (+0,22%). Il dollaro ha continuato il suo trend di indebolimento, perdendo terreno sull’euro e sullo yen. La moneta giapponese si è rafforzata grazie ai toni ‘da falco’ del governatore della Bank of Japan.
Tra le azioni in evidenza a Piazza Affari, si segnalano Iveco (+1,77%) e Stellantis (+1,7%). Cucinelli (-0,99%) è l’unico titolo del paniere principale a chiudere in negativo, a causa di prese di profitto. A Zurigo, l’unico listino in rosso (-0,15%), Nestlè ha subito un calo del 2,2% a seguito del cambio del ceo, che ha sollevato dubbi sulla capacità del gruppo di raggiungere gli obiettivi di profittabilità.
L’attenzione è su Powell a Jackson Hole
L’attenzione degli investitori è rivolta al discorso che il numero uno della Fed, Jerome Powell, terrà alle 16 ora italiana a Jackson Hole. Gli analisti si aspettano che Powell fornisca indicazioni sul futuro della politica monetaria negli Stati Uniti, anche se è improbabile che fornisca indicazioni precise sull’entità dei prossimi tagli dei tassi. Si prevede un taglio di 25 punti base a settembre e di uguale ammontare nei due appuntamenti successivi prima della fine dell’anno.
Oltre a concentrarsi sui progressi compiuti nell’adempimento del suo mandato per tenere a bada l’inflazione, gli analisti sperano che Powell non deluda le aspettative e fornisca indicazioni sul percorso futuro della politica monetaria negli Usa.
Il discorso di Powell e le implicazioni per l’economia globale
Il discorso di Powell a Jackson Hole sarà sicuramente un evento importante per i mercati finanziari. Le sue parole avranno un impatto significativo sull’andamento delle Borse e sul valore del dollaro. Sarà interessante vedere se Powell confermerà le aspettative di un taglio dei tassi a settembre e se fornirà indicazioni sul percorso futuro della politica monetaria negli Stati Uniti. Questo avrà un impatto non solo sull’economia americana, ma anche sull’economia globale, in quanto il dollaro è la valuta di riferimento per il commercio internazionale.