Il “Salvator Mundi” al centro di un nuovo museo saudita
Il quadro più caro della storia, il “Salvator Mundi” attribuito a Leonardo da Vinci, acquistato nel 2017 dal principe ereditario saudita Mohammad bin Salman per la cifra record di 450 milioni di dollari, è destinato a diventare il fulcro di un nuovo museo in Arabia Saudita. Come rivelato da un documentario della Bbc, il principe ha in mente di creare un “Louvre delle sabbie” a Riad, dove il dipinto di Cristo con il globo di cristallo sarà l’oggetto principale dell’esposizione. Il Salvator Mundi, attualmente custodito in un caveau a Ginevra, non è più sullo yacht del suo acquirente, come si pensava in precedenza.
Secondo il professore di studi mediorientali a Princeton, Bernard Haykel, il principe Salman avrebbe confidato la sua intenzione di creare un museo di grandi dimensioni a Riad, con il Salvator Mundi come pezzo centrale. L’obiettivo sarebbe quello di replicare il successo del Louvre, dove la Monna Lisa attira la maggior parte dei visitatori.
Haykel sostiene che Salman, con l’acquisto del Salvator Mundi, avrebbe inteso sfidare la leadership islamica conservatrice del suo Paese, non solo per attrarre turisti, ma anche per affermare la proprietà di uno dei dipinti più importanti al mondo che raffigura Gesù. La Bbc interpreta l’acquisto come un segno della volontà del principe di assumere rischi e di distanziarsi dalla società religiosa su cui governa, oltre a una dimostrazione di potenza per competere con l’Occidente.
Un team di esperti per il “Louvre del Deserto”
Per realizzare il suo “Louvre del Deserto”, Salman ha messo sotto contratto importanti esperti d’arte occidentali. Tra questi, la britannica Iwona Blazwick, ex direttrice della Whitechapel Gallery di Londra, e, più recentemente, l’ex direttore del British Museum Hartwig Fischer. Fischer, dimissionario dopo lo scandalo per i migliaia di oggetti rubati sotto la sua direzione, è stato nominato direttore fondatore di un nuovo museo delle culture del mondo che dovrebbe aprire a Riad nel 2026.
La Commissione Saudita per i Musei ha annunciato la nomina di Fischer in luglio, confermando l’impegno del principe Salman a creare un centro culturale di livello internazionale in Arabia Saudita. La presenza di figure di spicco del mondo dell’arte occidentale nel progetto del “Louvre del Deserto” dimostra l’ambizione del principe di creare un’istituzione culturale di grande prestigio che possa competere con i musei più importanti del mondo.
Un progetto ambizioso con implicazioni culturali e politiche
Il progetto del “Louvre del Deserto” rappresenta un’iniziativa ambiziosa che potrebbe avere importanti implicazioni culturali e politiche. Da un lato, potrebbe contribuire a promuovere la cultura e l’arte in Arabia Saudita, aprendo il paese a un pubblico internazionale. Dall’altro, l’acquisto del Salvator Mundi e la creazione di un museo che lo ospita potrebbero essere interpretati come un tentativo di affermare l’influenza culturale dell’Arabia Saudita a livello globale. Sarà interessante osservare come questo progetto si svilupperà e quali saranno le sue conseguenze a lungo termine.