Un messaggio straziante per una perdita inaccettabile
“Cara Giulia, oggi affido a questa tastiera il compito di raccogliere le mie lacrime e trasformarle in inchiostro su un foglio bianco. Non ho ancora trovato un posto in cui ospitarti nella mia nuova vita, quella dopo la tua morte”. Con queste parole inizia il commovente messaggio di Chiara Tramontano, condiviso su Instagram, dedicato alla sorella Giulia, uccisa con 37 coltellate nel maggio del 2023, mentre era incinta di 7 mesi, dal compagno reo confesso Alessandro Impagnatiello. Il testo è una toccante testimonianza del dolore di una sorella che cerca di dare un senso alla tragica perdita, affrontando la difficoltà di accettare la morte di Giulia e di trovare un posto per lei nella sua nuova vita.
Ricordi dolorosi e la difficoltà di andare avanti
“Ho imparato ad accettare che in casa mia ci siano le tue foto, le nostre foto, le foto di famiglia – prosegue la lettera -, esponendomi spesso a ricordi dolorosi, riuscendo solo raramente a sorridere nel guardarle. Ho pensato che il tuo posto potesse essere la mensola dei ricordi, dove ci sei tu, ci siamo noi, ci sono delle candele, tanto dolore e speranza. Ma non sei lì, non certo nei ricordi che mi provocano dolore. Sei parte sicuramente della mia quotidianità, di una vita in cui non sarò mai realmente felice, perché penserò sempre che tu non sei qui con me a condividerla. Tu sei il tramonto che mi lascio alle spalle ogni giorno, incolpandomi di averlo trascurato ed essere andata avanti. Dovrei però ricordare a me stessa che il tramonto sarà lì tutti giorni, e a volte andare avanti significa solo prepararsi al nuovo giorno”. Chiara descrive con onestà e delicatezza la sua lotta quotidiana con il dolore, la difficoltà di accettare la perdita di Giulia e la consapevolezza che la sua vita sarà per sempre segnata da questa tragedia.
Un lutto che permea ogni istante della vita
“Sei il motivo per cui non mi sono arresa alle difficoltà della vita quotidiana, ad esempio quelle di vivere lontano da casa, in un paese che ti piaceva tanto. E se non mi sono arresa, è perché tu mi hai dimostrato che si può combattere da soli, che non sempre si sopravvive, ma io dovrò cambiare il finale di questa storia. Allora, non adesso, ma un giorno mi auguro che tu apparterrai alla sfera dell’equilibrio nella mia vita”. Il messaggio di Chiara si conclude con una promessa di speranza, la promessa di non arrendersi e di trovare un modo per vivere con il dolore, per dare un senso alla tragedia e per onorare la memoria di Giulia.
La forza del ricordo e la speranza per il futuro
Le parole di Chiara Tramontano sono un potente monito sulla fragilità della vita e sulla forza del ricordo. La sua lettera è una testimonianza di dolore, ma anche di speranza, di una sorella che si rifiuta di arrendersi al dolore e che cerca di trovare un modo per vivere con la perdita di Giulia. Il suo messaggio è un invito a non dimenticare le vittime di violenza, a lottare per la giustizia e a trovare la forza di andare avanti, anche se il dolore è sempre presente.