Il 14enne dimesso dopo l’accoltellamento
Un ragazzo di 14 anni residente a Genova, accoltellato la scorsa settimana a Sori da un tredicenne, è stato dimesso oggi dall’ospedale. Il giovane, dopo un intervento chirurgico all’addome e la sutura di altre due ferite, ha potuto tornare a casa con la madre. L’aggressione, avvenuta a Sori, ha suscitato preoccupazione nella comunità locale.
L’aggressore di 13 anni affidato alla madre
L’aggressore, un tredicenne, non è punibile per la legge italiana. Il ragazzo, che ha frequentato la seconda media a Recco per poi trasferirsi a Sori, è stato affidato alla madre residente a Recco. Il sindaco di Recco, Carlo Gandolfo, ha dichiarato che i servizi sociali del comune stanno seguendo il caso e sono in attesa delle disposizioni del Tribunale dei Minori per impostare un programma di assistenza.
Le indagini dei carabinieri
I carabinieri della stazione di Pieve Ligure, competenti per territorio, sono in attesa del decreto di non imputabilità del ragazzino per chiudere le indagini. L’accaduto ha sollevato questioni sulla responsabilità minorile e sulla necessità di interventi preventivi per contrastare la violenza giovanile.
Riflessioni sull’accaduto
L’episodio di Sori pone in luce la complessità del tema della violenza giovanile e della responsabilità minorile. La non punibilità dell’aggressore di 13 anni solleva interrogativi sulla necessità di un sistema di giustizia minorile più efficace e di interventi preventivi per contrastare la violenza giovanile. La società deve interrogarsi su come educare i giovani al rispetto della legge e alla non violenza, e su come fornire ai minori a rischio le risorse necessarie per affrontare le proprie difficoltà.