Cassa Integrazione Prolungata ad Atessa
Lo stabilimento Stellantis di Atessa (Chieti) ha annunciato il prolungamento della cassa integrazione per un’ulteriore settimana, dal 16 al 22 settembre. La decisione è stata comunicata dalla direzione aziendale al comitato esecutivo dei sindacati Fim-Uilm-Fismic-Uglm-Aqcf. Il ricorso alla Cigo è stato definito “precauzionale e preventivo” dalla direzione, in risposta all’attuale situazione di mercato. La misura riguarderà un numero massimo di dipendenti, fino al totale del Plant.
La produzione del furgone Ducato, ripresa ieri dopo le ferie estive, è stata tuttavia accompagnata dalla sospensione del terzo turno notturno, fino a nuove comunicazioni. Questo provvedimento è legato al calo produttivo che sta interessando lo stabilimento.
La decisione di prolungare la cassa integrazione arriva dopo che i sindacati Fim, Cisl e Fiom avevano espresso preoccupazione per le incertezze nel settore automotive della Val di Sangro, compreso l’indotto. In particolare, i sindacati avevano segnalato la mancanza di comunicazione riguardo ad altre due settimane di Cigo, dal 2 al 15 settembre, che ora sono state confermate e estese.
Le Incertezze del Settore Automotive
La situazione dello stabilimento Stellantis di Atessa riflette le difficoltà che sta attraversando il settore automotive in generale. Il calo della domanda, l’aumento dei costi di produzione e le incertezze geopolitiche stanno mettendo a dura prova le aziende del settore.
La Val di Sangro, in particolare, è un’area fortemente legata all’industria automobilistica. La presenza di Stellantis e di numerose aziende dell’indotto crea un ecosistema economico fragile, che risente fortemente delle fluttuazioni del mercato.
La prolungata cassa integrazione ad Atessa è un segnale di allarme per l’intero settore automotive in Italia. I sindacati sono in stato di allerta e monitorano costantemente la situazione, pronti a intervenire per tutelare i lavoratori e l’occupazione.
Il Futuro del Settore Automotive
La situazione ad Atessa è un campanello d’allarme per l’intero settore automotive italiano. La transizione verso l’elettrico, la crescente competizione globale e le incertezze geopolitiche stanno creando un contesto complesso e sfidante per le aziende del settore.
È fondamentale che il governo italiano metta in campo politiche industriali efficaci per sostenere il settore automotive e garantire la competitività delle aziende italiane.
Inoltre, è necessario investire in ricerca e sviluppo per favorire l’innovazione e la transizione verso tecnologie più sostenibili. Solo così l’Italia potrà mantenere una posizione di leadership nel settore automotive a livello globale.