Un Approccio Integrato per la Salute in Africa
Il Meeting di Rimini ha ospitato un panel di discussione dal titolo “Alimentazione e salute in africa: un binomio necessario”, con l’obiettivo di promuovere la cooperazione italiana per la sicurezza alimentare e la salute nel continente africano. Il direttore aggiunto del Ciheam di Bari, Biagio Di Terlizzi, ha introdotto il dibattito sottolineando l’importanza di unire i concetti di agricoltura, alimentazione e salute per contrastare le sfide del continente.
Al centro della discussione la prevenzione delle malattie non trasmissibili, come diabete e ipertensione, attraverso la condivisione di conoscenze e competenze in campo medico e agricolo. Al panel hanno partecipato Daniela Fatarella, direttrice generale di Save The Children Italia, Dante Carraro, direttore della Ong Medici con l’Africa Cuamm, e il medico della Tanzania Bernard Kakala.
Le Sfide dell’Alimentazione in Africa
Daniela Fatarella ha evidenziato come in Africa i cambiamenti climatici, i conflitti e le crisi economiche impediscono a intere comunità di avere un’alimentazione sana. Ha sottolineato l'”effetto doppio della cattiva alimentazione”, con la presenza sia di bambini sovrappeso che malnutriti. Save the Children si impegna a lavorare con le comunità locali alla ricerca di soluzioni concrete, come gli orti familiari.
Il Ruolo del Ciheam e di Medici con l’Africa Cuamm
Biagio Di Terlizzi ha delineato l’impegno del Centro internazionale di alti studi agronomici mediterranei (Ciheam) nel rivitalizzare colture e specie dimenticate nel continente africano. L’agricoltura sostenibile e l’elaborazione di cibi più sani sono fondamentali per prevenire patologie come diabete e ipertensione, in forte aumento nell’Africa nera.
Don Carraro, direttore della ong Medici con l’Africa Cuamm, ha sottolineato l’importanza dei poli sanitari come perno delle comunità, in grado di promuovere diete e stili di vita sani. La ong sostiene 21 ospedali nel continente.
La Sensibilizzazione come Sfida
Il medico Kakala ha evidenziato la sfida principale: la sensibilizzazione. Spesso le persone non conoscono le malattie non trasmissibili, come diabete e ipertensione, rendendo fondamentale l’informazione e l’educazione.
Il Piano Mattei e il Ruolo della Cooperazione Italiana
Biagio Di Terlizzi ha concluso il confronto sottolineando l’importanza della collaborazione tra le comunità, i poli ospedalieri e il sistema italiano della cooperazione. I poli ospedalieri possono rilevare le esigenze delle popolazioni e diventare luoghi di informazione per la prevenzione delle malattie. Il ministero degli Esteri, con la presidenza del Consiglio dei Ministri, è impegnato nel lancio del Piano Mattei, che include pilastri dedicati ad agricoltura e salute.
Un’Opportunità per il Sistema Italia
Il panel ha evidenziato l’opportunità di vedere come diverse istituzioni italiane si ritrovano per promuovere il sistema Italia e la sicurezza alimentare in Africa. Il sistema italiano della cooperazione può dare il suo contributo in questo ambito, attraverso la condivisione di conoscenze e competenze, la promozione di un’agricoltura sostenibile e la sensibilizzazione delle comunità.
Considerazioni Personali
Il dibattito al Meeting di Rimini ha evidenziato l’importanza di un approccio integrato tra agricoltura, alimentazione e salute per contrastare le sfide del continente africano. La cooperazione italiana può svolgere un ruolo cruciale in questo ambito, promuovendo un modello di sviluppo sostenibile e inclusivo. È fondamentale investire in programmi di sensibilizzazione e educazione per le comunità locali, per favorire l’adozione di stili di vita sani e la prevenzione delle malattie non trasmissibili. La collaborazione tra diverse istituzioni, come il Ciheam, Save the Children e Medici con l’Africa Cuamm, è essenziale per raggiungere risultati tangibili e duraturi.