Un viaggio nel cuore di Napoli
Carmine Saviano, firma di inchieste e saggi sul crimine organizzato, si avventura nel mondo della narrativa con “Ieri notte”, il suo primo libro di racconti. Il volume, edito da Ad est dell’equatore, una casa editrice napoletana, è un viaggio introspettivo nel cuore di Napoli, una città che diventa il palcoscenico di storie intrise di malinconia e di riflessioni sulla vita e la morte.
Le storie di Saviano, come frammenti di un mosaico, tessono un ritratto vivido di Napoli, non solo come luogo geografico, ma come un universo letterario, un mondo di emozioni e di sensazioni. La città è descritta con un linguaggio ricco e suggestivo, dove la pioggia diventa un elemento quasi simbolico, un’entità che “festeggia”, “si accumula” e “non offre riparo”. Le strade sono percorse da un traffico caotico che “si moltiplica” come un effetto “Gremlins”, e le buche nell’asfalto sono profonde come “accessi agli inferi”.
Il gusto del narrare e il peso della vita
Il filo conduttore di questa raccolta è il gusto del narrare, un’eredità che Saviano attribuisce ai suoi nonni, genitori e zii che hanno riempito la sua infanzia di “fatterelli”. Il libro è dedicato proprio a loro, a quelle storie che hanno lasciato un segno indelebile nella sua memoria e che hanno ispirato la sua scrittura.
Le storie di “Ieri notte” sono brevi, intense, e toccano temi universali come la vita, la morte, l’amicizia e la solitudine. Un uomo che si prepara alla morte e decide di giocare a pallone al Belvedere San Martino, un professore che si rifiuta di dare trenta agli studenti perché li considera “strutturalmente incapaci”, e un’amicizia che si basa sul “parlare in faccia”, senza fronzoli, sono solo alcuni esempi dei temi affrontati da Saviano.
In “Tentacoli e frequenze”, Saviano descrive Napoli come una città “fatta d’acqua”, un luogo dove la pioggia è un elemento costante e pervasivo. L’autore usa il linguaggio per creare un’atmosfera densa e suggestiva, che cattura il lettore e lo immerge in un mondo di emozioni e di riflessioni.
Un’analisi critica
Le storie di “Ieri notte” sono caratterizzate da una certa amarezza, da una visione pessimistica della vita e della società. I personaggi sono spesso amareggiati, cinici e disillusi. Il professore che si rifiuta di dare trenta agli studenti è un esempio di questo atteggiamento, così come l’uomo che si prepara alla morte e si interroga sul senso della vita.
Tuttavia, nonostante questa visione pessimistica, le storie di Saviano sono anche piene di umanità. L’autore riesce a far emergere la fragilità e la complessità dei suoi personaggi, e a farci capire che anche nelle situazioni più difficili, l’amore, l’amicizia e la speranza possono trovare un posto.
La scrittura di Saviano è diretta, immediata e coinvolgente. Le sue storie sono come piccoli frammenti di vita, che ci permettono di entrare in contatto con le emozioni e le riflessioni dei suoi personaggi.
La Napoli di Saviano
‘Ieri notte’ non è solo una raccolta di racconti, ma è un’immersione nella Napoli di Saviano, una città che vive e respira attraverso le sue parole. La sua descrizione della città è ricca di dettagli e di suggestioni, e ci permette di cogliere la sua anima profonda, fatta di contraddizioni, di bellezza e di malinconia.