Piazza Affari in calo, Ftse Mib a -0,57%
La Borsa di Milano ha chiuso la seduta in ribasso, con l’indice Ftse Mib in calo dello 0,57% a 33.075 punti. Gli scambi sono stati sottili, con un controvalore di 1,75 miliardi di euro, in linea con la giornata precedente. Il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi è salito a 137,8 punti, con il rendimento annuo italiano in calo di 2,3 punti al 3,59% e quello tedesco di 3,2 punti al 2,21%.
Saipem e il settore energetico in difficoltà
Il titolo Saipem ha registrato la performance peggiore, con un calo del 2,86%. Il greggio Usa è rimasto poco mosso sotto i 75 dollari al barile (Wti -0,03% a 74,35 dollari), penalizzando anche Tenaris (-2,72%) ed Eni (-0,85%).
Le banche in calo
Anche le banche hanno subito un calo generalizzato, in linea con il trend europeo. Unicredit ha registrato un ribasso del 2,25%, Popolare Sondrio del 2,13%, Banco Bpm (-1,53%), Popolare Sondrio (-1,62%) e Bper (-1,3%). Mps è stato il titolo più cauto, con un calo dello 0,57%.
Pochi rialzi, con Generali in testa
I rialzi sono stati pochi, limitati a Generali (+0,68%), Recordati e Diasorin (+0,5% entrambe). Stellantis è rimasta praticamente invariata (+0,01%), mentre Ferrari ha registrato un rialzo più vivace (+0,36%). Tim ha subito prese di beneficio (-1,02%), in linea con l’andamento del settore in Europa, dopo il balzo del 4% della vigilia.
Titoli a minor capitalizzazione
Tra i titoli a minor capitalizzazione, Fidia (+7,42%) e Conafi (+6,97%) hanno registrato performance positive, mentre Eph (-12,9%) e Tesellis (-3,91%) hanno subito pesanti cali, come Tiscali.
Un contesto di incertezza
La giornata di oggi si inserisce in un contesto di incertezza generale sui mercati, con l’attenzione degli investitori focalizzata sull’andamento dell’inflazione e sulle decisioni delle banche centrali. Il calo delle banche, in linea con il trend europeo, riflette le preoccupazioni sul possibile impatto di un inasprimento delle politiche monetarie. Il settore energetico, con Saipem in testa, è stato penalizzato dal prezzo del greggio, che si mantiene sotto i 75 dollari al barile. Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione nei prossimi giorni.