Un atto vandalico inqualificabile
Un gesto vile e inqualificabile ha colpito la memoria del giudice antimafia Antonino Caponnetto a Firenze. La Fondazione a lui dedicata ha denunciato il danneggiamento della lapide che lo ricorda nei giardini di lungarno del Tempio. La lapide, che era stata inaugurata nel 2016, è stata trovata spezzata.
Solidarietà e condanna da parte del sindaco
Il sindaco di Firenze Sara Funaro ha espresso la sua solidarietà alla Fondazione Caponnetto e ha condannato l’atto vandalico. “Un gesto vile che scredita la memoria del giudice antimafia Antonino Caponnetto”, ha scritto su X. “Tutta la mia solidarietà alla Fondazione a lui dedicata. Ripristineremo la lapide il prima possibile”.
Indagini in corso
La polizia municipale è al lavoro per identificare i responsabili del danneggiamento. Gli agenti stanno esaminando le immagini prese dalle telecamere pubbliche presenti nella zona per individuare i malintenzionati, anche a distanza, nelle fasi di arrivo e di fuga.
Un gesto di intolleranza
L’atto vandalico contro la lapide di Antonino Caponnetto rappresenta un gesto di intolleranza e di disprezzo nei confronti di un uomo che ha dedicato la sua vita alla lotta contro la mafia. È un atto che offende non solo la memoria del giudice, ma anche i valori di giustizia e di legalità che lui ha incarnato. La condanna di questo gesto deve essere unanime e ferma, e le autorità devono fare tutto il possibile per identificare i responsabili e assicurarli alla giustizia.