L’Anm accusa il governo di delegittimazione
Le tensioni tra il governo e la magistratura si sono riaccese nel pieno della pausa estiva, con un confronto frontale tra l’Associazione nazionale dei magistrati (Anm) e il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Al centro della disputa c’è il cosiddetto ‘caso Arianna Meloni’, sorella del presidente del Consiglio, che ha scatenato una reazione da parte dell’Anm.
L’Anm ha accusato il governo di voler delegittimare la magistratura con accuse infondate di complotti, definendo l’attuale situazione come "l’ennesimo attacco alla magistratura, volto a delegittimarla adombrando presunti complotti". Secondo l’Anm, questo tipo di esercizio "indebolisce le istituzioni repubblicane e danneggia l’intero Paese".
L’accusa è rivolta all’allarme lanciato dal quotidiano ‘Il Giornale’, diretto da Alessandro Sallusti, secondo il quale Arianna Meloni potrebbe essere presto indagata per traffico di influenze sulle ultime nomine del governo, in un’inchiesta che minerebbe la tenuta del governo. L’Anm ha definito le dichiarazioni del presidente del Consiglio, che ha espresso preoccupazione per l’ipotesi di un’indagine, come "dichiarazioni senza alcun riferimento a fatti concreti" e "tesi fondate sul nulla".
Il coinvolgimento di Matteo Renzi e le reazioni del governo
Anche Matteo Renzi è intervenuto nella questione, citando le interrogazioni chieste dalle parlamentari di Italia viva, Raffaella Paita e Maria Elena Boschi, per vederci chiaro su un eventuale coinvolgimento di Arianna Meloni in nomine Rai e di Ferrovie dello Stato.
Renzi ha definito la sua critica al governo come "politica", sottolineando la "parentocrazia" che a suo dire caratterizza il governo Meloni. Tuttavia, ha precisato che la sua critica non ha nulla a che fare con un eventuale avviso di garanzia a Arianna Meloni.
La ministra per le Riforme istituzionali, Elisabetta Casellati, ha definito lo scenario come "inimmaginabile, sconcertante e inquietante", esprimendo la sua "solidarietà ad Arianna e Giorgia Meloni". La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha usato parole più affilate, accusando la sinistra di "fare le verginelle" sul caso Arianna Meloni e di "rinnegare quanto vissuto sulla propria pelle".
Le reazioni di Fratelli d’Italia e dell’opposizione
Anche i dirigenti ed esponenti di Fratelli d’Italia hanno espresso le loro opinioni sulla questione. Il vicecapogruppo del partito alla Camera, Alfredo Antoniozzi, ha ricordato di aver sopportato "un ventennio tremendo ai tempi di Berlusconi" e ha invocato i provvedimenti annunciati sulla riforma della Giustizia.
L’opposizione, in particolare Angelo Bonelli di Europa Verde, ha liquidato il caso come un "teorema falso", accusando il governo di voler avviare una "campagna di delegittimazione della magistratura e delle opposizioni".
Un clima di tensione e sospetto
Il caso Arianna Meloni ha riacceso un clima di tensione e sospetto tra il governo e la magistratura. Le accuse reciproche di delegittimazione e complotti rischiano di minare la fiducia nelle istituzioni e di alimentare un clima di sfiducia generale. È importante che le parti coinvolte si adoperino per trovare una soluzione che permetta di ristabilire la serenità e la fiducia reciproca, garantendo al contempo il rispetto della legge e il buon funzionamento delle istituzioni.