Fine delle operazioni militari dell’Eln nel Chocó
L’Esercito di liberazione nazionale (Eln) colombiano ha annunciato la fine delle operazioni militari nel dipartimento di Chocó, che avevano causato l’isolamento di oltre 50 mila civili e generato critiche a livello nazionale e internazionale. Le mobilitazioni armate erano state avviate lo scorso 11 agosto dal Fronte di guerra occidentale Omar Gómez dell’Eln, nell’ambito dello scontro con il Clan del Golfo, organizzazione criminale nata dalle ceneri delle milizie di estrema destra Autodifese unite di Colombia (Auc).
L’impatto dell’isolamento
L’isolamento imposto dalle operazioni militari ha avuto un impatto significativo sulla popolazione del Chocó. L’accesso limitato all’area, che abbraccia undici municipi, ha causato la morte di diversi cittadini per non aver ricevuto in tempo cure mediche. Inoltre, la chiusura di attività commerciali per l’impossibilità di approvvigionamento di generi di prima necessità e carburante ha aggravato la situazione. Oltre 22mila studenti non hanno potuto seguire le lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado.
Il comunicato dell’Eln
In un comunicato, i guerriglieri dell’Eln hanno ringraziato la popolazione per aver rispettato l’ordine e hanno assicurato che “non si è verificato alcun incidente” durante le attività. Tuttavia, la popolazione ha vissuto settimane di difficoltà e incertezza a causa del conflitto.
Le conseguenze del conflitto
La situazione nel Chocó evidenzia l’impatto devastante dei conflitti armati sulle popolazioni civili. L’isolamento e la mancanza di accesso ai servizi essenziali hanno avuto conseguenze drammatiche per la popolazione, che si è trovata in una situazione di grande vulnerabilità. È fondamentale che le autorità colombiane si adoperino per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini, e che si lavori per trovare una soluzione pacifica al conflitto.