La Fondazione Clooney “indesiderabile” in Russia
La Fondazione Clooney for Justice, fondata dall’attore George Clooney e dalla moglie Amal, avvocato specializzato in diritti umani, è stata dichiarata “indesiderabile” in Russia dalla procura generale. La decisione è stata annunciata in una nota ufficiale, in cui la procura accusa la Fondazione di svolgere un “ampio lavoro volto a screditare la Russia”. La nota prosegue affermando che la Fondazione “sostiene attivamente i falsi patrioti e i membri di gruppi estremisti e terroristi banditi” e che “sotto una copertura di idee umanitarie, questi ‘combattenti per la giustizia’ portano avanti iniziative perseguibili penalmente contro le più alte autorità russe”. La procura generale conclude il comunicato con una frase ironica: “La Procura generale russa ha apprezzato il talento recitativo degli attivisti di Hollywood.”
La repressione delle voci dissidenti in Russia
La decisione di dichiarare “indesiderabile” la Fondazione Clooney si inserisce in un contesto di crescente repressione delle voci dissidenti in Russia. Da quando il paese ha lanciato la sua offensiva militare in Ucraina nel febbraio 2022, le autorità hanno intensificato la repressione di qualsiasi forma di dissenso. All’inizio di agosto, la procura generale russa ha già dichiarato “indesiderabile” la Fondazione tedesca Konrad Adenauer, che si batte per la promozione della democrazia. La decisione di dichiarare “indesiderabile” la Fondazione Clooney è un ulteriore segnale della crescente repressione del dissenso in Russia.
Le conseguenze della repressione
La decisione di dichiarare “indesiderabile” la Fondazione Clooney è un’ulteriore dimostrazione della crescente repressione del dissenso in Russia. Questo tipo di azioni non solo limita la libertà di espressione e di associazione, ma crea anche un clima di paura e di autocensura. È importante ricordare che la difesa dei diritti umani e la promozione della giustizia sono valori universali che non dovrebbero essere soppressi da alcun governo.