Atalanta, nessun giocatore in partenza: Percassi conferma la linea
“L’idea era non far partire nessuno e finora abbiamo rispettato gli impegni. Siamo fiduciosi e non vediamo l’ora che il mercato si chiuda”. Con queste parole, Luca Percassi, amministratore delegato dell’Atalanta, ha confermato la linea del club di non cedere i giocatori chiave, nonostante le offerte arrivate per alcuni elementi importanti della rosa.
In particolare, il mercato ha visto la resistenza dell’Atalanta alle offerte per Teun Koopmeiners, corteggiato dalla Juventus, e Ademola Lookman, desiderato dal PSG. “Purtroppo ai calciatori vengono suggerite cose non opportune”, ha commentato Percassi, evidenziando la pressione a cui sono sottoposti i giocatori in questo periodo di mercato.
Il dirigente ha poi ribadito la tranquillità del club: “Noi siamo tranquilli: per la prima volta nella nostra storia l’idea era di non far partire i giocatori importanti”.
Il mercato che si chiude alla terza giornata: le critiche di Percassi
Percassi ha poi rivolto la sua attenzione al sistema di mercato italiano, che prevede la chiusura della finestra di mercato alla terza giornata di campionato. “Non vediamo l’ora che finisca, andrebbe regolamentato meglio”, ha concluso Percassi, evidenziando la sua disapprovazione per una situazione che considera poco funzionale.
L’amministratore delegato dell’Atalanta ha sottolineato come la chiusura del mercato in una fase così precoce della stagione crei incertezza e instabilità, influenzando negativamente la preparazione delle squadre e la concentrazione dei giocatori.
La sua critica si inserisce in un dibattito più ampio sul sistema di mercato italiano, con molti addetti ai lavori che si interrogano sulla necessità di rivedere le date di chiusura della finestra di mercato.
L’importanza di un mercato stabile
La posizione di Percassi evidenzia un problema fondamentale del calcio italiano: la mancanza di stabilità nel mercato. La chiusura del mercato alla terza giornata di campionato crea un clima di incertezza che si ripercuote su tutti gli attori coinvolti: società, allenatori e giocatori. Sarebbe auspicabile una riforma del sistema che garantisca maggiore tranquillità e concentrazione sulle competizioni sportive.