Tradimenti e svolte epocali: un’analisi multiforme
Il Festival della Storia di Ancona, giunto alla sua sesta edizione, si terrà dal 29 agosto al 1° settembre presso la Mole Vanvitelliana, e quest’anno si concentrerà sul tema dei ‘tradimenti’, esplorando le diverse sfaccettature di questo concetto in ambito storico, politico e sociale. L’evento, presieduto dall’editrice Valentina Conti, ospiterà una serie di relatori di spicco che affronteranno il tema del tradimento in diverse epoche e contesti. Il programma si aprirà con la lectio magistralis di Emilio Gentile, professore emerito di Storia Contemporanea alla Sapienza di Roma, che si concentrerà sul 25 luglio 1943 e sul processo al regime totalitario. Il festival toccherà diversi ambiti: dalla storia antica al Risorgimento, dalla letteratura all’architettura, dalla musica alla politica. Tra gli argomenti trattati, si segnalano la ‘Bolognina’ e la sua svolta epocale, il tradimento degli intellettuali, il rapporto tra teatro e cinema, l’analisi del ruolo di Europa e Stati Uniti nell’ordine globale e le religioni ‘tradite’, come cristianesimo ed ebraismo. Il festival si concluderà con un concerto che rifletterà sul rapporto tra canzone e storia, tra cantautori e canzone d’amore tradizionale.
Un’occasione di riflessione e approfondimento
Il Festival della Storia di Ancona si propone come un’occasione di riflessione e approfondimento su un tema complesso e multiforme come quello del tradimento. Attraverso gli interventi di esperti di diverse discipline, il festival offrirà una prospettiva multidisciplinare sul tema, analizzando le diverse sfaccettature del tradimento in contesti storici e sociali differenti. L’evento si configura come un’opportunità per il pubblico di confrontarsi con la storia e di riflettere su alcuni dei momenti chiave che hanno segnato il corso della civiltà. Il festival si pone come un’occasione di confronto e di dialogo tra studiosi e pubblico, con l’obiettivo di stimolare la curiosità e l’interesse per la storia e per la sua influenza sul presente.
Un programma ricco e variegato
Il programma del Festival della Storia di Ancona è ricco e variegato, con interventi di esperti di diverse discipline, come storici, filosofi, scrittori, musicisti e artisti. Tra i relatori si segnalano: Emilio Gentile, Achille Occhetto, Angelo Panebianco, Luca Barbareschi, Cesare Damiano, Marco Bentivogli, Eugenio Mazzarella, Mario Del Pero, Giovanni Brizzi, Carmine Pinto, Alberto Maria Banti, Riccardo Mei, Luca Pecchia, Massimo Papini e Paolo Marconi. Il festival si propone di offrire al pubblico una panoramica completa sul tema del tradimento, analizzando le diverse sfaccettature del concetto in contesti storici e sociali differenti. Il programma prevede anche un concerto che rifletterà sul rapporto tra canzone e storia, tra cantautori e canzone d’amore tradizionale. Il festival è a ingresso gratuito e senza prenotazione.
Un’opportunità per riflettere sul passato e sul presente
Il Festival della Storia di Ancona si presenta come un’opportunità per riflettere sul passato e sul presente, analizzando il ruolo del tradimento nella storia e la sua influenza sul mondo contemporaneo. Il tema del tradimento è un filo conduttore che attraversa la storia dell’umanità, e il festival offre una piattaforma per approfondire questo tema complesso e multiforme, con l’obiettivo di stimolare la curiosità e l’interesse per la storia e per il suo ruolo nel plasmare il presente.