Un ‘like’ che scatena la violenza
Nella notte, a Sori, in provincia di Genova, un ragazzino di 13 anni di Recco ha accoltellato un coetaneo alla gamba, all’addome e a un fianco. L’aggressione, avvenuta vicino al campetto parrocchiale, è stata causata da un ‘like’ che il ferito avrebbe messo alla foto di una ragazzina sui social. Il 13enne, uscito di casa con un coltello a serramanico, ha attaccato il suo coetaneo in un apparente ‘regolamento di conti’.
Il ferito è stato soccorso dal 118 e dalla Croce Rossa di Sori, che hanno fermato l’emorragia e lo hanno trasportato d’urgenza al San Martino di Genova. Il giovane è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, ma fortunatamente non è in pericolo di vita.
I carabinieri della compagnia di Santa Margherita Ligure hanno fermato il 13enne, che è stato affidato in custodia ai genitori. Le indagini sono in corso per ricostruire l’esatta dinamica dell’aggressione e per comprendere le motivazioni che hanno spinto il ragazzino a compiere un gesto così violento.
Un’escalation di violenza sui social
Questo episodio di violenza tra minorenni, scatenato da un ‘like’ su Instagram, è un segnale preoccupante della crescente escalation di violenza che si sta verificando sui social media. La diffusione di contenuti violenti, l’ostentazione di armi e la ricerca di approvazione tramite ‘like’ e ‘follower’ stanno contribuendo a creare un clima di aggressività e di competizione malsana tra i giovani.
È fondamentale che genitori, insegnanti e istituzioni si attivino per educare i ragazzi a un uso consapevole e responsabile dei social media, promuovendo il rispetto, il dialogo e la risoluzione pacifica dei conflitti. La prevenzione e l’intervento precoce sono cruciali per contrastare la diffusione di comportamenti violenti e per tutelare la sicurezza dei giovani.
Riflessioni sull’aggressività giovanile
Questo episodio è un monito per riflettere sull’aggressività giovanile, spesso alimentata da un contesto sociale che promuove l’individualismo e la competizione. È importante educare i giovani al rispetto delle regole, alla gestione delle emozioni e alla risoluzione pacifica dei conflitti. La scuola, la famiglia e le istituzioni hanno un ruolo fondamentale in questo processo.