L’arresto di Maria Oropeza
Maria Oropeza, leader politica del partito Vente Venezuela e stretta collaboratrice della leader dell’opposizione Maria Corina Machado, è stata arrestata e detenuta nell’Helicoide, la sede del Sebin, i servizi segreti del governo di Nicolás Maduro. La notizia è stata confermata dall’avvocato di Oropeza, Omar Mora Tosta, dopo 10 giorni di ricerche da parte della famiglia, che ha visitato quotidianamente i tribunali per il Controllo del Terrorismo e la Polizia.
La madre di Maria, Flor Oropeza, ha ricevuto la conferma della detenzione della figlia solo oggi, dopo essere stata finalmente indirizzata verso l’Helicoide per avere informazioni. La donna è stata prelevata da casa sua la notte del 6 agosto scorso da agenti senza mandato di arresto, che hanno sfondato la porta mentre era in diretta sul suo profilo Instagram.
Le accuse e la situazione dell’Helicoide
Maria Oropeza è accusata dal governo di terrorismo e incitamento all’odio. L’Helicoide è un carcere noto per essere un centro di tortura, secondo le numerose denunce depositate presso la Corte Penale Internazionale. La sua detenzione ha suscitato preoccupazione per la sua sicurezza e per la libertà di espressione in Venezuela.
Le ultime parole di Maria Oropeza in diretta sul suo profilo Instagram prima dell’arresto sono state: “Aiuto, stanno entrando in casa mia. Stanno distruggendo la porta. Chiedo aiuto. Chiedo aiuto a tutti. Non ho nessuna informazione. Non sono una criminale. Sono solo una delle tante cittadine che vuole un Venezuela diverso e ho solo Dio dalla mia parte”.
Un segnale preoccupante per la libertà di espressione
L’arresto di Maria Oropeza, accusata di crimini politici, è un segnale preoccupante per la libertà di espressione in Venezuela. La detenzione in un carcere noto per le torture alimenta le preoccupazioni sulla sua sicurezza e sul trattamento che potrebbe subire. È fondamentale che la comunità internazionale monitori attentamente la situazione e si adoperi per garantire il rispetto dei diritti umani in Venezuela.