La riapertura di Samjiyon
Dopo quasi cinque anni di chiusura delle frontiere a causa della pandemia di Covid, la Corea del Nord si appresta a riaprire le porte ai turisti stranieri. A partire da dicembre, la città montuosa di Samjiyon, nel nord del Paese, sarà la prima ad accogliere di nuovo i visitatori. La notizia è stata diffusa da alcuni tour operator, con sede in Cina, che hanno annunciato la possibilità di prenotare viaggi nella zona.
Un lungo isolamento
La Corea del Nord si è isolata all’inizio della pandemia, all’inizio del 2020, e ha iniziato ad allentare le restrizioni solo a metà dell’anno scorso. La chiusura delle frontiere ha avuto un impatto significativo sul Paese, bloccando le importazioni di beni essenziali e provocando una carenza di cibo, aggravata dalle sanzioni internazionali dovute al programma nucleare del Paese.
Un passo verso la normalità
La riapertura di Samjiyon rappresenta un passo importante verso la normalizzazione delle relazioni con l’esterno. La scelta di questa città, nota per la sua bellezza paesaggistica e per il suo significato storico, potrebbe essere un segnale di un’apertura graduale del Paese al turismo internazionale. Resta da vedere se questa riapertura sarà un evento isolato o se segnerà l’inizio di un’apertura più ampia del Paese.
Le sfide per la riapertura
La riapertura di Samjiyon potrebbe essere un segnale positivo per la Corea del Nord, ma è importante considerare le sfide che il Paese dovrà affrontare. La carenza di cibo e le sanzioni internazionali rappresentano ostacoli significativi per la crescita economica e per il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione. La riapertura al turismo potrebbe contribuire a rilanciare l’economia, ma è necessario un impegno concreto da parte del governo per affrontare le sfide interne e per creare un ambiente più stabile e sicuro per i turisti.