Un percorso di memoria e di sensibilizzazione
E’ partita oggi da Roveredo in Piano, a Pordenone, “La camminata per la vita”, un’iniziativa promossa dal gruppo “Chei del moss” con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza sul drammatico problema del femminicidio, un’emergenza sociale che richiede un’attenzione crescente.
Il percorso, che si snoda in tappe attraverso varie località del Friuli occidentale, è un viaggio di memoria per ricordare le donne che sono state vittime di violenza in quei luoghi. In ogni tappa, il pensiero è rivolto a una donna che ha perso la vita per mano violenta, con il nome e la storia che diventano simbolo di un dolore condiviso e di un appello alla lotta contro il femminicidio.
Le tappe della camminata e le storie di dolore
Oggi, a Roveredo in Piano, la camminata ha ricordato Aurelia Laurenti, uccisa nel 2020 dal suo compagno con 19 coltellate. Domani, la marcia contro la violenza arriverà a Spilimbergo, dove nel 2016 Michela Baldo è stata uccisa dall’ex fidanzato con colpi di pistola.
Il percorso proseguirà poi verso Barcis e Aviano, dove lo scorso novembre è stato rinvenuto il corpo senza vita di Giulia Cecchettin. A Fontanafredda, la camminata ricorderà Gabriella Salvador, uccisa nel 1995 dall’uomo con cui aveva deciso di condividere la vita. Il viaggio si concluderà a Caneva il 18 agosto, in memoria di Elenia Breda, uccisa dal marito nel 2000.
Un’iniziativa di solidarietà e di speranza
In ogni tappa della “Camminata per la vita”, saranno allestiti gazebo informativi dove verranno raccolti fondi a favore del centro antiviolenza Voce Donna, con sede a Pordenone. L’iniziativa è un modo concreto per sostenere le donne vittime di violenza e per dare voce a chi non ce l’ha più.
La camminata è un’iniziativa importante per sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema che non può essere ignorato. E’ un percorso di memoria e di speranza, un messaggio di solidarietà per le donne vittime di violenza e un invito a costruire una società più giusta e sicura per tutte.
Un gesto di memoria e di impegno
‘La camminata per la vita’ è un gesto di memoria per le donne vittime di femminicidio, ma è anche un’iniziativa che invita alla riflessione e all’impegno collettivo per contrastare la violenza di genere. Il percorso attraverso il Friuli occidentale è un modo per ricordare le vittime e per ribadire la necessità di un’azione comune contro il femminicidio. L’impegno di “Chei del moss” e la partecipazione della cittadinanza sono un segnale positivo di sensibilità e di solidarietà verso un problema che non può essere ignorato.